Vega Sicilia il vino mito della Spagna
I suoi vini sono invecchiati in botte più a lungo di ogni altro vino al mondo. Vega Sicilia 5 meravigliose cantine di una famiglia in guerra per controllarle
Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne
STORIA
Il nome significa il campo di Cecilia e sembra derivare dalla chiesa dedicata alla Santa con questo nome presso Valbuena del Duero nell’anno 912. Segue la costruzione di un monastero e, nel 1848, di una cantina. Tuttavia, per i grandi appassionati di vino la storia di Vega Sicilia, comincia nel 1864, quando Eloy Lecanda, fece arrivare dalla Francia 18.000 barbatelle di Cabernet Sauvignon, Carmenere, Petit Verdot, Malbec e, stranamente, il Pinot Noir. Alla fine del secolo giunse a Vega Sicilia un personaggio leggendario, in Spagna, l’enologo Domingo
Garramiola Txomin che nel 1915 produsse la prima annata di Vega Sicilia come lo consociamo oggi, con una lunghissima maturazione in botte: 10 anni, più a lungo di ogni altro vino del mondo. La maturazione in botte è stata recentemente ridimensionata a 5 anni ma la longevità strabiliante è ancora il tratto distintivo dei vini di Vega Sicilia. Un carattere che deriva dal terreno dei vigneti calcareo con banchi di gesso e, nei fondovalle, caratterizzato da una miscela di argilla, sabbia e ghiaia. Vega Sicilia appare sul palcoscenico internazionale, come una star del vino, nel 1982 quando viene acquistata dall’industriale miliardario David Alvarez. Una acquisizione che ha un retroscena curioso. I vini e la cantina di Vega Sicilia piacevano molto anche al cantante Julio Iglesias che perse l’affare solo per pochi giorni di ritardo.