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Ribera del Duero in Spagna l’eldorado del vino europeo

Cronaca del viaggio nella Ribera del Duero con l’Académie Internationale du Vin per scoprire la regione dove investimenti, prezzi e qualità si moltiplicano 

 

Ribera-del-Duero-Castillo-de-Peñafiel-Donatella-Cinelli-Colombini-Carlo-Gardini

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di Donatella Cinelli Colombini

Il Symposium du Printemps è l’occasione per riabbracciare i membri dell’Académie Internationale du Vin dopo la sosta Covid. Si tratta di produttori spesso molto famosi come la Master of Wine Fiona Morrison, enologi, esperti ….. i soci spagnoli sono molto numerosi ed è per questo che i viaggi nella Penisola Iberica sono piuttosto frequenti: Maria José Lopez de Herdia Montoya della celeberrima Vinia Tondonia, Juan Carlos Lopez de la Calle di Artadi, il rivoluzionario del vino Rioja, Carlos Esteva Grewe di cui ho visitato le spettacolari cantine tre anni fa…..

CON L’ACADEMIE INTERNATIONALE DU VIN NELLA RIBERA DEL DUERO

Quest’anno il viaggio è nella Ribera del Duero dal I° al 3 giugno. Io e mio marito Carlo Gardini arriviamo nell’aeroporto di Madrid con le immense volte ad onda progettate da Richard Rogers, trovandolo completamente vuoto. Siamo in anticipo di un giorno sulla convention ma in tempo per rinnovare la visita del centro storico e riassaggiare la mia adorata paella. Compriamo anche una statuina portafortuna da mettere nel presepio: la posa è poco elegante ma la tradizione vuole che i soggetti siano riprodotti mentre fanno i loro bisogni.
La Ribera del Duero è attualmente la punta di diamante delle denominazioni iberiche e si estende nelle regioni di Castiglia e Leon; occupa la parte settentrionale dell’Altipiano più antico e più vasto della Penisola Iberica, la Meseta. Il 60% del patrimonio artistico spagnolo è in questa area. La D.O.C. (in Spagnolo “Denominación de Origen”) Ribera del Duero si estende per circa 21.000 ettari vitati, su 60 Comuni della Provincia di Burgos, 19 di Soria, 4 di Segovia e 20 di Valladolid.

 

Vega Sicilia il vino mito della Spagna

I suoi vini sono invecchiati in botte più a lungo di ogni altro vino al mondo. Vega Sicilia 5 meravigliose cantine di una famiglia in guerra per controllarle  

Vega Sicilia

Vega Sicilia

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne

STORIA

Il nome significa il campo di Cecilia e sembra derivare dalla chiesa dedicata alla Santa con questo nome presso Valbuena del Duero nell’anno 912. Segue la costruzione di un monastero e, nel 1848, di una cantina. Tuttavia, per i grandi appassionati di vino la storia di Vega Sicilia, comincia nel 1864, quando Eloy Lecanda, fece arrivare dalla Francia 18.000 barbatelle di Cabernet Sauvignon, Carmenere, Petit Verdot, Malbec e, stranamente, il Pinot Noir. Alla fine del secolo giunse a Vega Sicilia un personaggio leggendario, in Spagna, l’enologo Domingo

Unico Vega Sicilia

Unico Vega Sicilia

Garramiola Txomin che nel 1915 produsse la prima annata di Vega Sicilia come lo consociamo oggi, con una lunghissima maturazione in botte: 10 anni, più a lungo di ogni altro vino del mondo. La maturazione in botte è stata recentemente ridimensionata a 5 anni ma la longevità strabiliante è ancora il tratto distintivo dei vini di Vega Sicilia. Un carattere che deriva dal terreno dei vigneti calcareo con banchi di gesso e, nei fondovalle, caratterizzato da una miscela di argilla, sabbia e ghiaia. Vega Sicilia appare sul palcoscenico internazionale, come una star del vino, nel 1982 quando viene acquistata dall’industriale miliardario David Alvarez. Una acquisizione che ha un retroscena curioso. I vini e la cantina di Vega Sicilia piacevano molto anche al cantante Julio Iglesias che perse l’affare solo per pochi giorni di ritardo.