Gian Piero Staffa il tenore e il Brunello
Racconto divertente di un velista esperto di vino – Gian Piero Staffa – dei noti esponenti della lirica italiana inesperti, alle prese con 2 vini di Montalcino
Scritto da Gian Piero Staffa per Donatella Cinelli Colombini
Pranzo di Pasqua con alcuni noti esponenti della Lirica italiana. Io naturalmente sono addetto al vino e conosco i miei polli quindi vanno bene le bollicine extra dry ed i rossi con un tantino di residuo zuccherino come Zinfandel e Cesanese del Piglio tanto per stare un po sul diverso.
Un Tenore piuttosto conosciuto mi porta una bottiglia di Brunello di Montalcino di
Paradiso di Manfredi del 2003. Ne ha comprate alcune bottiglie direttamente in Azienda, ne ha aperta una e dice che il vino e’ andato a male perche’ <<ha un colore aranciato ed ‘allappa>>. Apro la bottiglia. Il tappo e’ perfetto, il colore
tipico. Palato chiuso, grazie al cavolo, e’ stato appena stappato. Lo metto vicino al camino, lo riassaggiamo dopo una mezz’ora dopo un po di volute nel bicchiere.