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Encry lo Champagne italiano

La Maison Encry Veuve Blanche Estelle di Enrico Baldin e Nadia Nicoli unici produttori italiani di Champagne. Una bella storia di vino e di amicizia

 

Champagne-Encry-di-Enrico-Baldin-

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di Donatella Cinelli Colombini

I vigneti sono solo tre ettari e mezzo ma si trovano fra quelli di Krug e Salon e poi c’è la produzione di Champagne fatta insieme a un gruppo di altri produttori per un totale di 150.000 bottiglie all’anno. Questo è Encry di Enrico Baldin e Nadia Nicoli due veneti in mezzo alle bollicine più esclusive del mondo.

 

LO CHAMPAGE DIVISO IN 320 VILLAGGI 45 PREMIER CRU E 2 EXCELLENCE

Champagne-Encry-di-Enrico-Baldin-Nadia-Nicoli-Donatella-Cinelli-Colombini

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Mi spiegano <<in Champagne ci sono 320 villaggi di cui solo 45 classificati “premier cru” e due “Excellence” Premier Cru. Uno di essi è Le Mesnil sur Oger dove sono i nostri vigneti>> dice Enrico con orgoglio. La Côte des Blancs regno dello Chardonnay e degli Champagne Blanc de Blancs come il loro Vve Blanche Estelle nature che è la punta della loro gamma. <<ma Vve non sta per “Veuve” cioè vedova?>> chiedo. I miei due amici Enrico e Nadia fanno evidenti segni scaramantici <<è una lunga storia … farsi accettare in Champagne è stato difficilissimo e tuttora camminiamo in punta dei piedi. Siamo stati i primi, nel 1998, e penso che resteremo i soli produttori italiani in quel distretto viticolo>>.

 

LA STORIA AVVENTUROSA DI DUE PADOVANI CHE DIVENTANO PRODUTTORI DI CHAMPAGNE

Ma la storia è affascinante. Padovani di origine entrambi con matrimoni falliti alle spalle, fanno mestieri diversi: Nadia si occupa di cosmetica, Enrico è architetto paesaggista che riqualifica i luoghi che l’uomo ha rovinato come le scarpate delle autostrade e le  discariche. Riesce a migliorare l’idrosemina in chiave BIO puntando sulle erbe autoctone di ogni zona e aggiungendo all’acqua e ai semi concimi a lenta cessione e fibre di legno. Comincia a interessarsi anche dei vigneti dove l’erosione rovina il terreno e rovescia la logica delle zappature frequenti puntando su un inerbimento che mantiene l’umidità del terreno.  La tecnica funziona e i Cecchi sono i primi a scommetterci.  E’ il convegno a Poggibonsi in cui Enrico presenta il suo concetto di inerbimento che gli permette di entrare in contatto con il produttore francese Jaan Michel Turgy. Quando Enrico e Nadia vanno a trovarlo si rendono conto di  avere davanti il cuore dello Champagne e un potenziale inespresso enorme <<in Champagne ci sono 16.300 viticoltori e solo 300 maison che imbottigliano il vino.