Vignaiolo a distanza Massimiliano Calabretta
Produttore “apocrifo” sull’Etna produce 50.000 bottiglie di vini di straordinaria personalità e naturalezza pur lavorando come ingegnere e insegnante in Liguria
di Donatella Cinelli Colombini
L’ingegner Massimiliano Calabretta insegna impianti elettrici in una scuola superiore ligure e produce vini a Randazzo sulle pendici occidentali dell’Etna.
MASSIMILIANO CALABRETTA INGEGNERE E PRODUTTORE APOCRIFO
Il successo internazionale di questo “vignaiolo a distanza” ha acceso su di lui i riflettori e io l’ho scoperto attraverso un articolo di Federico Francesco Ferrero, che vi invito a leggere.
Uno dei miei sogni irrealizzati è di produrre vino in un luogo lontano dalla Toscana. Ci ho provato in Sud Africa, in Istria e poi a Malta, ma sempre, anche se con diverse motivazioni, senza riuscirci. Vedere chi ce l’ha fatta stuzzica la mia invidia. Ecco perché voglio raccontarvi la storia di Massimiliano Calabretta, ingegnere e insegnante in Liguria e vignaiolo a 1.200 km di distanza. Il suo è <<un intelligente dosaggio di modernità e tradizione, delega e controllo, sperimentazione e recupero di pratiche centenarie>> come spiega Ferrero.
Tutto inizia nel 1997 quando Calabretta comincia a studiare la vite e il vino. Eredita dal nonno le vigne tra i 680 e i 730 metri d’altitudine nel versante Nord dell’Etna, cioè sul lato più adatto alla produzione di grandi rossi.