Cerchi un piccolo re? Produce vino
Un’indagine mostra come il vino italiano sia una costellazioni di dinastie che possiedono oltre la metà delle cantine italiane più grandi e remunerative
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La copertina del Wine Spectator con l’Antinori family è quasi l’immagine di questa affermazione, ma qui di seguito ci sono le prove scientifiche. L’Osservatorio AUB sulle Aziende Familiari italiane che fa riferimento a UniCredit, Università Bocconi e Camera di Commercio di Milano, fotografa le 175 cantine italiane con oltre i 10 milioni di fatturato scoprendo che oltre la metà del totale è a conduzione familiare. C’è di più, tre su quattro, sono ancora guidate dal pater familias cioè da un leader individuale. Il 76% di queste cantine è addirittura controllata da
una sola famiglia. Ma c’è un grosso tallone d’Achille in quello che sembra una costellazione di piccoli regni dinastici: il 26% di questi re ha oltre 70 anni. Un profilo decisamente geriatrico rispetto agli altri settori economici dove tale quota è del 18%.
Una situazione che ricorda quella della dinastia britannica e la frase che l’erede della Regna Vittoria, Edoardo che disse all’Arcivescovo di Cantebury <<Sono felice di avere un Padre eterno. Ma una madre eterna!>>