Il volto del vino di Davide d’Alterio e Federico Gagliarde
Davide d’Alterio il sommelier dell’Enoteca Pinchiorri che usa il web per mostrare il volto del vino cioè le persone protagoniste dei terroir
Di Donatella Cinelli Colombini
Davide d’Alterio è uno dei sommelier italiani più bravi, nel 2017 ha vinto il titolo di miglior sommelier toscano con una sfida al vertice visto che questa regione conquista quasi sempre il podio nazionale. E’ dunque uno su cui puntare per conquistare il titolo mondiale ASI, l’olimpiade dei sommelier, che da troppi anni ci vede assenti. Nell’edizione 2019 vinta del 27enne tedesco Marc Almert nessun italiano è arrivato in semifinale.
DAVIDE D’ALTERIO ALL’ENOTECA PINCHIORRI
Davide d’Alterio lavora all’Enoteca Pinchiorri tre stelle Michelin e luogo cult del jet set del vino. Ha dunque l’opportunità di assaggiare le bottiglie più prestigiose e costose di tutto il mondo commentandole con grandi collezionisti e veri esperti internazionali. << Il livello di questo ambiente è altissimo e sperimento subito che, nonostante la mia preparazione sia di tutto rispetto, non ci sono limiti alla quantità di cose che si possono apprendere in un solo giorno>> racconta Davide del suo lavoro da Pinchiorri che lo carica di entusiasmo, <<la mia voglia di migliorare cresce sempre di più, di pari passo con gli stimoli che questo luogo mistico riesce a trasmettermi in ogni momento>>. Ed ecco che la sua foto nell’home page della pagina Facebook ce lo mostra con le bottiglie vuote di Romanée Conti, Petrus e Yquem dopo il servizio.
UN SOMMELIER CHE ASSAGGIA VINI DI TUTTO IL MONDO MA E’ CAMPIONE SUL SANGIOVESE
Per questo, penso a Davide d’Alterio come a un futuro possibile campione internazionale, perché non è afflitto da quel provincialismo enologico che, purtroppo, caratterizza una larga fetta dei sommelier nostrani ma contemporaneamente non è snob e neanche esterofilo. Nel 2019 ha vinto il Master del Sangiovese e ha costruito il suo spazio on line insieme a Federico Gagliarde per mostrare il lato umano dei terroir battezzandolo “Il volto del vino”.