Zonazione si, zonazione no, il dubbio del Brunello
Se ne parla da anni ma mentre all’estero cresce la richiesta di zonazione fra i produttori di Brunello cresce la preoccupazione per le divisioni interne
Di Donatella Cinelli Colombini
La maggiore sostenitrice della divisione in microaree è Kerin O’Keefe la brava scrittrice e giornalista che degusta i vini italiani per il Wine Enthusiast e conosce il territorio del Brunello palmo a palmo per avere soggiornato lungamente a Montalcino e avergli dedicato due libri. Nel secondo di essi Brunello di Montalcino – Understanding and Appreciating One of Italy’s Greatest Wines ha formulato la prima vera ipotesi di zonazione che è stata poi ripresa da Walter Speller uno dei più competenti collaboratori di Jancis Robinson e da altri wine critics stranieri come Tim Atkin.