Vigneto mio ma quanto costi?
Dal 2000 al 2013 i vigneti di Brunello triplicano il loro valore mentre il prezzo medio di quelli italiani saliva del 21%
Di Donatella Cinelli Colombini
I vigneti più cari sono nel Barolo DOCG e nella Bassa Langa di Alba dove c’è chi compra anche a un milione l’ettaro benché la media si attesti su 600 mila Euro. La classifica mette al secondo posto le aree Doc del lago di Caldaro (BZ) con 500 mila Euro per ettaro, con uno storico sorpasso di quelli che, da anni, erano decisamente i vigneti più cari d’Italia. Spettacolare performance del Veneto con il Docg di Valdobbiadene a 404 mila Euro, cifra che tuttavia, appare troppo piccola per l’area di Cartizze dove, se qualcuno vende, vuole cifre astronomiche. Beh astronomiche, se confrontati con i prezzi dei vigneti francesi, soprattutto in Borgogna, i nostri appaiono tutti decisamente convenienti.
Lo studio “Filiera vitivinicola: tendenze e prospettive per l’Italia. La Toscana e i valori fondiari agricoli”, redatto dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, arriva finalmente nel Centro Italia dove svettano i prezzi medi di Montalcino. Per il vigneto di Brunello la richiesta è 350.000€ anche se questa sembra più una cifra da realizzo piuttosto che il prezzo corrente di mercato.
Le trattative recenti hanno infatti evidenziato valori molto diversi a seconda della qualità e la reputazione dei singoli appezzamenti. Tuttavia è giusto sottolineare che i vigneti montalcinesi hanno triplicato il loro valore in 13 anni, a partire dal 2000, mentre l’incremento medio complessivo del vigneto Italia era del 21% e si assisteva a una progressiva riduzione delle superfici che sono passate da 792.000 a 642.000 ettari. Evidentemente il riequilibrio ha pagato sia in termini di valori immobiliari che di riduzione delle eccedenze nella produzione enologica.
Dall’analisi MPS emerge la costatazione che lo sforzo di qualificare i vigneti e i vini ha avuto effetti molto positivi. Oggi oltre un terzo del vigneto Italia ha una denominazione ( 123.000 su 341.000 ettari totali) e enormi passi avanti sono stati fatti soprattutto al Sud.
Vediamo dunque che mentre il valore dei terreni agricoli ha avuto una costante erosione dal 2004 in poi, quelli vitati hanno registrato una dinamica di prezzi opposta.
Le varietà coltivate in modo significativo sono una novantina ma le 15 più diffuse coprono, da sole, metà della superficie totale. Al top il Sangiovese con 53.000ettari e poi il Trebbiano e il Montepulciano.
Unica nota negativa la battuta d’arresto 2012-2013 dei valori dei terreni agricoli scesi dello 0,4% a livello nazionale. Si tratta probabilmente di un “effetto IMU” che ha frenato l’acquisto di terra quale bene rifugio.
Classifica tratta da Cronache di gusto
• Vigneti nelle zone del Barolo Docg nella bassa Langa di Alba (CN) – 600 mila euro per ettaro
• Vigneti Doc nella zona del lago di Caldaro (BZ) – 500 mila euro per ettaro
• Vigneti Docg di Valdobbiadene (TV) – 404 mila euro per ettaro
• Vigneti Docg nelle colline di Montalcino (SI) – 350 mila euro per ettaro
• Vigneti a nord di Trento – 320 mila euro per ettaro
• Vigneti specializzati nella collina bresciana – 180 mila euro per ettaro
• Vigneti Doc a Chambave (AO) – 130 mila euro per ettaro
• Vigneti Doc nei castelli romani (RM) – 109 mila euro per ettaro
• Vigneti Docg Chianti classico (SI) – 105 mila euro per ettaro
• Vigneti Docg Chianti Classico (FI) – 105 mila euro per ettaro
• Vigneti di pianura del basso Piave (San Donà – VE) – 80 mila euro per ettaro
• Vigneti Doc nei colli Euganei (PD) – 78 mila euro per ettaro