Winery Hotel e la cantina va in albergo

Winery Hotel hall con le botti

Winery Hotel e la cantina va in albergo

Nasce a Stoccolma il primo albergo con le botti nella hall, si chiama Winery Hotel e propone week end con il vino come una vera cantina

Winery Hotel hall con le botti

Winery Hotel hall con le botti

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Il successo del turismo del vino si misura anche dalla nascita di cantine turistiche in ogni dove come nel Winery Hotel. Lo scorso anno c’è stato il boom delle “urban winery” con l’arrivo dell’uva in ceste nel pieno centro di Londra e i wine lovers che pagavano per partecipare alla cernita dei grappoli. Poi è nata la vigna su un grattacielo di New York e qualche mese fa sono state diffuse le immagini della cantina domestica con le attrezzature enologiche in salotto. Insomma la concorrenza è sempre più forte per le vere cantine.

Winery Hotel wine bar con i tini

Winery Hotel wine bar con i tini

L’ultima novità è il Winery Hotel a Stoccolma <<sweden’s first combined urban winery and boutique hotel>> la prima combinazione fra una cantina urbana e un albergo boutique esistente in Svezia. Appunto in Svezia, una nazione dove il clima è stato fin ora troppo freddo per coltivare le viti e quindi non ci sono cantine. Ma forse proprio per questo la proposta di un winery hotel, dove vedere il processo produttivo del vino e poi assaggiarlo, può risultare attraente. Infatti l’invito è << follow the freshly-picked grapes’ journey from barrel to bottle>> segue il processo produttivo dall’uva fresca fino alla botte e alla bottiglia … e si conclude con la frase: aumenta le tue conoscenze sul vino. Notate che l’uva fresca arriva dalla Toscana ed è scelta da Luca Rettondini enologo

Sofia Ruhne Chianti Classico Terreno

Sofia Ruhne Chianti Classico Terreno

de Le Macchiole a Bolgheri e dell’azienda Terreno nel Chianti Classico degli stessi proprietari dell’Hotel. Tanto per non farsi mancare nulla rispetto all’accoglienza offerta dalle vere cantine turistiche più attrezzate, l’albergo svedese propone anche visite guidate alla cantina, degustazioni, la vendita di 10.000 bottiglie del proprio vino con marchio Winery Hotel e il ristorante Winery Kitchen.
Visto dall’esterno il Winery Hotel è un tipico “casermone scandinavo” un parallelepipedo pressoché anonimo ispirato ai magazzini industriali americani del primo Novecento. Lo stile minimal l’ha portato fra i finalisti del premio “costruzione dell’anno” in Svezia. 180 camere e sala convegni. La tinaia con i contenitori in acciaio è nel wine bar mentre le barriques sono nella hall entrambe ben visibili attraverso pareti di vetro.
Alla guida di questo progetto tre famiglie, fra cui i Ruhne che producono vino in Toscana da trent’anni. Per questo “Cronache di Gusto” ha intervistato Sofia Ruhne <<Vogliamo essere il nuovo punto di riferimento per le persone appassionate di vino in Svezia e avremo un programma ricco di eventi. Faremo degli incontri con

winery-hotel-stockholm-sweden

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produttori e importatori, visite guidate, cene a tema e tanto altro>>. Va sottolineato che la possibilità di dormire dove si beve vino è molto apprezzata in un Paese dove l’alcool test è provabilissimo e guidare in stato di ebrezza è punito in modo severissimo.
La conclusione a cui arriva “Cronache di gusto” benché ironica è molto centrata << Cosa direbbe se i siciliani iniziassero a produrre salsiccia di renna con carne importata dalla Svezia?>> Sofia Ruhne ha riso ma forse l’idea non è campata in aria. Quello che colpisce, infatti, nel Winery Hotel è di aver dimostrato la possibilità di delocalizzare qualunque cosa, anche i processi produttivi che, per ora, erano più strettamente legati al territorio, come le produzioni agricole. Anzi, è persino possibile che l’idea di portare la cantina più vicina al luogo in cui abitano i turisti del vino possa ottenere un grande successo e costituire una concorrenza pericolosa per i territori del vino. Un motivo in più per rimboccarsi le maniche e offrire esperienze turistiche sempre più ricche, coinvolgenti e irriproducibili vicino ai vigneti.