A-micio g-ufo ristoranti con animali
A Gussago il primo ristorante per cani e gatti, Londra la città più animal friendly e il Giappone il generatore di mode ma nessuno batte il cane Felix
Di Donatella Cinelli Colombini
RistoBau & RistoMiao ha aperto il 15 novembre a Gussano ed è un normale ristorante con accanto i tavoli raso terra dove cani e gatti possono mangiare con il muso nel piatto. Poi c’è la parte meno piacevole, per gli amici a quattro zampe: la toilette con vasche e phon per tornare a casa belli profumati. In Italia, e soprattutto a Gussano, la cosa ha scatenato critiche e sghignazzi ma, guardandosi intorno scopriamo in Italia un “Miagola caffè” e un Neko cat caffè prime avvisaglie dei Neko caffè e “cat caffè” sparsi in tutto il mondo. Sembrano lontani i tempi in cui cani e gatti erano esclusi
dai ristoranti. Per la verità c’è ancora chi protesta ma la maggior parte dei clienti gradisce la vicinanza e il contatto con gli animali, anzi proprio lo cerca. Alla Fattoria del Colle i più amati e fotografati sono il cane Felix il gatto Nerone. C’è dunque un nuovo bisogno di affetto e di manifestazioni di affetto che gli animali riescono a colmare più degli umani.
La capitale più pet friendly è Londrai: nel quartiere Bethnal Green, c’è persino un ristorante cat lover mentre a Soho un bar che offre coktail e gufi da compagnia. L’appuntamento imperdibile, per i cani, è il 28 marzo al Mr Grill – steack restaurant, ancora a Londra, che offrirà gratuitamente un brunch riservato a loro mentre i proprietari dovranno pagare 25 Sterline per assaporare presumibilmente le stesse cose e portare a casa il doggy bag. Chi sospetta che si tratti di una steack house da pochi soldi sbaglia; il locale ha in carta il manzo kobe a 150£.
Anche a Mosca c’è un ristorante per cani, si chiama Grum Rum e costa 750-1000 Rubli a pasto.
Pensate siano solo trovate pubblicitarie? Forse si, ma più probabilmente è una nuova tendenza. Staremo a vedere se il brunch per cani diventerà un
appuntamento fisso o addirittura una struttura accessoria ai ristoranti di lusso.
Quello che è certo le cose stanno cambiando. In Giappone, dopo i primi bar dedicati ai gatti, sono arrivati quelli dei pinguini e poi la nuova moda delle civette. Dai piatti, al pane, fino alle posate e ai dolci, persino la schiuma del cappuccino … le civette sono ovunque. Ovviamente ci sono anche esemplari vivi. In alcuni locali giapponesi dedicati ai gufi e alle civette è persino possibile coccolare i pennuti durante il pasto. La cosa non è di poco conto e richiede stomaci forti perché questi
uccelli puzzano e sporcano in modo impressionate. Ricordo, da bambina, di aver soccorso una civettina caduta dal nido, alimentandola con carne cruda finché non è riuscita a volare. Fu un’impresa eroica a causa del terribile odore. Ora, per fortuna, ci sono centri specializzati che si occupano di questi piccoli e basta telefonare perché vengano a prenderli e li portino in una nursery su misura.
I locali con gufi e civette lavorano solo a cena o più tardi per non far soffrire animali notturni costringendoli a un “lavoro di intrattenimento” di giorno. Nonostante questo gli animalisti sono contrari a questi locali ed hanno pubblicato una petizione su Change.org per impedirne l’apertura. In effetti gufi e civette sono molto più felici liberi. .
Volete comunque andarci? Ecco i nomi: Fukurou Sabou (”Owl Teahouse”) a Tokyo, l’Owl Family e il Crew a Osaka. Non ci sono rischi, all’interno del Annie the Owl ci siano anche falconieri professionisti, per difendere i clienti da qualche rapace stufo di essere carezzato.