
Biscotti salati all’anice dell’Amiata
Sono antichi e sembrano moderni, sono toscani e sembrano pugliesi. I deliziosi biscotti salati all’anice dell’Amiata sono nati per accompagnare il vino
Di Donatella Cinelli Colombini
Questa ricetta mi arriva da Cecilia Sacchi, la piccola ma vulcanica responsabile della logistica alla Fattoria del Colle. Cecilia proviene dal Monte Amiata e conosce perfettamente le tradizioni della sua terra dove ogni famiglia conserva le ricette come piccoli tesori. Questi biscotti salati servivano per accompagnare il vino, soprattutto rosso, durante il lavoro dei campi. Oggi sono il più piacevole e tradizionale abbinamento agli assaggi fuori pasto. Gli “apericena” che, volendo rimanere nella tradizione toscana più stretta, comprendono prosciutto di cinta senese, cacio pecorino stagionato sotto foglie di noce, crostini neri e di tartufo bianco, bruschette con olio extravergine … con Rosso di Montalcino, Doc Orcia oppure Chianti Superiore.
Ingredienti:
1 kg di farina, un cubetto di lievito di birra, un bicchiere di acqua, 250 g di olio extravergine di oliva, 250 g di vino bianco, 120 gr di anice, sale
Preparazione
Sciogliere il lievito in acqua tiepida, unirlo all’olio, al vino e agli anici, salare e impastare nella farina fino a ottenere un amalgama omogeneo come quello del pane.
Dividere l’impasto in pezzi e stenderlo in modo da formare dei grossi spaghetti da disporre come degli 8. Scottarli nell’acqua bollente lasciandoli a bagno finché non vengono a galla. Asciugarli con un canovaccio e disporli su una teglia preparata con la carta da forno. Cuocerli in forno per 20 minuti a 180°C.
Vanno serviti freddi e si mantengono fragranti anche per diversi giorni.