Luca Bianchini, so che un giorno tornerai
Luca Bianchini scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, celebrità contesa dai programmi TV… ecco il suo nuovo capolavoro So che un giorno tornerai
Di Donatella Cinelli Colombini
E’ un libro che cattura il lettore fino alla fine, tenendolo attaccato al racconto con curiosità ma soprattutto con un’autentica morsa affettiva. “so che un giorno tornerai” è un libro bellissimo, forse il più bello scritto dal giovane autore torinese. Ma come molti dei libri precedenti è stato terminato in Toscana. L’ultima pagina dell’ultima bozza è stata corretta a Trequanda durante una minivacanza all’inizio di settembre.
Luca Bianchini è tosco-piemontese. Suo padre è originario del piccolissimo paese toscano dove vi è la Fattoria del Colle e dove ha ancora una casa, in cui Luca trascorreva lunghe vacanze da bambino. Per questo ha ambientato a Trequanda e proprio alla fattoria, uno dei suoi primi romanzi, lo spassosissimo “E se domani farà bel tempo” con me fra i personaggi insieme ad un fantasioso amante cubano. In queste prime opere Luca mette alla berlina
le debolezze e soprattutto le vanità italiane esagerandole fino a creare trame paradossali e esilaranti. Esattamente come faceva Eduardo De Filippo trasformando tragedie in commedie buffe senza far loro perdere la forza del messaggio, perché ridendo è possibile dire verità che con voce grave risultano più difficili da accettare.
Un tratto stilistico, quello dell’ironia, che caratterizza molte dei libri di Luca Bianchini come il celebre “Io che amo solo te” da cui è stato tratto un film di grande successo.
Nella nuova opera la scrittura rapita, capace di fotografare le situazioni in poche pennellate, rimane la stessa, ma il tono è meno beffardo e l’individuazione psicologica dei personaggi è più profonda. Forse le frequentazioni da jet set hanno ormai cambiato la visuale di Luca: non è più lui che cerca l’incontro con Dolce e Gabbana, Luciana Littizzetto, Eros Ramazzotti, Fiorello … è ormai un personaggio della stessa statura in grado di dialogare con tutti ma anche di scegliere chi gli piace e chi non gli piace indipendentemente dalla sua fama.
Parliamo dunque del libro, “so che un giorno tornerai”. La storia è ambientata a Trieste e parla di una bellissima donna, Angela, che, a 19 anni, viene “sedotta e abbandonata” da un venditore ambulante di origine calabrese. Lui l’aveva messa incinta promettendole di riconoscere il nascituro solo se fosse stato maschio. Invece nasce una bambina, Emma, che dopo essere stata rifiutata dal padre viene lasciata anche dalla madre. Angela segue un nuovo compagno a Bassano del Grappa per rifarsi una vita senza guardarsi indietro <<il passato non è un problema, il futuro non esiste>> sembra il fil rouge di questa donna tormentata dai ricordi di un amore impossibile. Emma cresce, con i nonni e gli zii, a Trieste e cerca di diventare un maschio nella speranza che questo le riporti la madre…. cresce e quando diventa donna inizia una <<guerra contro tutto e tutti>> dove inaspettatamente trova l’alleanza della madre perchè <<al cuor non si comanda>> e quindi sono lecite tutte le più rischiose pazzie … E’ questo quadro di una provincia ingenua e tradizionalista, poco calcolatrice e molto appassionata che Luca Bianchini ci propone con rara maestria e, in fondo fotografa, con veridicità, l’Italia del miracolo economico e persino del miracolo dell’amore perché <<ciascuno di noi s’innamora di chi ci guarda per un attimo e poi ci sfugge per sempre>>. E allora compratelo e regalatelo; vi darà momenti magici (Mondadori pp. 257 € 18)