
Addio Bruno mitico Barba di Montalcino
Bruno Parri detto il Barba ci ha lasciato, era un uomo profondamente buono e l’ultimo erede di una civiltà che affonda le sue radici duemila anni fa

Bruno Parri detto il Barba
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Nel momento dell’addio, pregando per lui, desidero raccontarvi due episodi che rispecchiano la sua personalità straordinaria.
Era talmente bravo nel cantare in rima e nell’improvvisazione poetica che impersonò il brigante Bruscone durante le rievocazioni di questo leggendario personaggio alla fattoria dei Barbi. Lui arrivava vestito da cacciatore con i cani al guinzaglio e poi cantava in rima la storia del brigante e il combattimento con il cattivissimo Baicche che lo rese celebre e temuto. Ma era durante il pranzo che veniva fuori tutto il suo talento perché lui continuava a impersonare il brigante come un vero attore e dava risposte in rima come un menestrello.
Il secondo episodio riguarda un personaggio celebre, uno dei più grandi scrittori del Novecento Saul Bellow. Lui e la moglie soggiornarono a Montalcino per una settimana durante la quale Bellow si divertì a indagare il mondo del Brunello dove convivevano – e forse convivono ancora – antico e moderno, passato e attualità. Alla fine ne uscì un bellissimo articolo intitolato “Winter in Tuscany” che fu poi inserito in un libro di racconti. Lo scrittore Premio Nobel era novantenne e soffriva di un dolore alla spalla per una caduta dalla bicicletta. Le doti di guaritore di Barba lo avevano incuriosirono e andò a farsi visitare, un po’ scettico ma molto attratto dalla situazione. Era ben deciso a farsi passare per un turista americano ma le doti quasi magiche del Barba nel capire l’animo umano scoprirono il piccolo inganno per cui Bellow fu costretto ad ammettere, almeno in parte, chi fosse.