
Complessità una parola che nel vino è positiva
Il significato di complessità è generalmente negativo ma nel vino è un aggettivo “super qualificativo” e spesso opposto alla semplicità del vino primo prezzo

Grandi-vini-caratterizzati-da-complessità
di Donatella Cinelli Colombini
Dij’Nai Gaither di Wine Enthusiast prova a guidarci nella comprensione di un termine ambiguo, anche per non essere usato da tutti con lo stesso significato.
Nel gergo comune complessità indica cose difficili e composte da componenti diverse che interagiscono: il quadro clinico complesso è quello del malato con più di una patologia. Il progetto complesso è quello che deve conciliare aspetti ambientali, paesaggistici, economici, sociali …
SIGNIFICATO AMBIGUO DELLA PAROLA COMPLESSO NEL VINO
Nel vino la parola complessità riguarda sia l’aroma che il gusto.
Per quanto riguarda il primo viene sempre usato per indicare la presenza di un paniere di profumi molto ampio e diversificato. Invece, per il gusto, la parola “vino complesso” è molto meno chiara. Infatti quasi sempre i professionisti lo riferiscono a vini potenti e alcolici, elementi questi che, tuttavia, non corrispondono alla freschezza delle etichette attualmente più di tendenza. In questo senso, la contrapposizione fra complessità e semplicità per indicare il livello qualitativo sembra quasi fuorviante.
COMPLESSITA’ E’ SEMPRE INDICE DI ECCELLENZA ENOLOGICA?
Indubbiamente il termine è ambiguo ma ha, per il vino, sempre un significato positivo. Nella maggior parte dei casi indica la ricchezza delle sensazioni trasmesse dal vino e il loro rivelarsi piano piano come una cattedrale gotica piena di opere d’arte. In altre parole, non deve annoiare e deve evolversi sia in bottiglia che nel bicchiere.
I vini complessi, per antonomasia, sono i grandi Borgogna, i migliori Champagne o le espressioni eccellenti dei vini del Reno.
I VINI COMPLESSI SANNO INVECCHIARE
Fra i caratteri tipici dei vini complessi ci sono la longevità e l’armonia. Questo perché hanno una struttura solida di acidi e tannini che permettono loro una lunga vita. Quindi hanno bisogno di avere anche un buon contenuto di alcol e frutto per risultare appaganti in bocca. Ad essi si aggiungono i caratteri varietali dell’uva. Ecco, l’alchimia di elementi che stanno nel bicchiere e si traducono nelle parole complessità e qualità.
NON TUTTI GLI ANNI E’ POSSIBILE PRODURRE VINI COMPLESSI
Evidentemente sono le migliori vendemmie a dare vini complessi perché tutti gli elementi si trovano in equilibrio con gli altri e alla fine si trasformano in eccellenza aromatica e gustativa.
Va anche detto che il miglioramento della tecnica enologica ha agevolato il lavoro degli enologi nella ricerca della qualità e quindi della complessità del vino. Ormai le vendemmie capaci di produrre vini complessi sono frequentissime.
TANTI MODI PER ACCRESCERE LA COMPLESSITA’
Anche la maturazione in legno fa la sua parte per accrescere la complessità. Il tipo di legno, la dimensione delle botti, la tostatura possono giocare un ruolo anche sotto il profilo aromatico. A questo scopo, anch’io uso tonneau provenienti da tonnellerie diverse e che hanno subìto trattamenti temici diversi.
Anche il taglio fra vini di più annate accresce la complessità. In questo i produttori di Champagne e di spumante potrebbero dire molto perché hanno un’esperienza lunghissima.