FEMMINICIDIO MARISA LEO COME DONATELLA BRIOSI

Femminicidio Marisa Leo

FEMMINICIDIO MARISA LEO COME DONATELLA BRIOSI

ANCORA UNA DONNA DEL VINO UCCISA CON UNA PERCENTUALE DEL 2 X 1000 SUPERIORE ALLA MEDIA ITALIANA CHE FA RIFLETTERE SU QUANTO SIANO ESPOSTE LE DONNE IN CARRERA

 

Marisa Leo Donna del vino femminicidio

Marisa Leo Donna del vino femminicidio

di Donatella Cinelli Colombini 

Ora è il momento delle lacrime per ricordare Marisa Leo come donna, madre, compagna di esperienze e di momenti importanti all’insegna del vino e delle Donne del Vino.
Poi bisogna fare qualcosa per fermare questa catena femminicidi: muore una donna ogni 170 ore, il 12% in più fra il 2022 e l’anno precedente.

LE DONNE DEL VINO CONTRO LA VIOLENZA

Questo non significa che l’Associazione Donne del vino abbia fatto poco per contrastare la violenza di genere. Dopo l’assassinio della sommelier Donatella Briosi, per mano dell’ex marito, nel 2018 furono raccolti fondi per i centri anti violenza di Friuli Venezia Giulia. Poi è stata creata la catena di solidarietà “tu non sei sola” ( a cui Marisa ha contribuito con un video mentre era incinta) che ha dato origine a un bottone nel sito che attiva l’aiuto delle socie. Due anni fa fu presentato all’allora Ministro delle Pari Opportunità il progetto di Laura Donadoni sui corsi per il rispetto di genere che insegnano a distinguere fra maleducazione, atti impropri e reati. Corsi obbligatori in California ma evidentemente ritenuti superflui in Italia, terra di femminicidi. L’azione di maggior respiro, realizzata con Amorim Cork Italia è la raccolta di tappi usati che vanno a realizzare mobili di design e finanziano i centri anti-violenza di ogni regione.

2 X 1000 I FEMMINICIDI FRA LE DONNE DEL VINO

Le Donne del Vino sono quindi in prima linea nel contrasto alla violenza di genere ma il secondo femminicidio fra le sue socie impone di riflettere. Perché una percentuale così alta? Il 2 x 1000 di donne morte fra le Donne del Vino è tantissimo, molto più della media italiana.
La prima risposta è che l’associazione è composta da donne in carriera, cioè proprietarie o persone con ruoli dirigenti in cantine, enoteche, ristoranti oppure professioniste del giornalismo, dei Sommelier, consulenti, esperte …. Donne che lavorano, sono economicamente indipendenti e con una fitta rete di relazioni. Donne che non accettano facilmente le imposizioni e i ricatti del marito, compagno o padre che le considera di loro proprietà.
Ma forse ci sono anche altre motivazioni. Il settore del vino è quello dove le donne sono più vicine alla parità salariale e di ruoli. Sono solo il 14% in cantina o in vigna, dove la forza fisica ha una maggiore importanza. Ma Il gentil sesso cresce di numeri e di ruolo via via che il vino si avvicina al consumatore: le donne sono l’80% degli addetti al marketing e alla comunicazione, il 51% di chi si occupa di commerciale e il 76% di chi riceve gli enoturisti.
Una rivoluzione rosa che sta facendo fare passi avanti al vino italiano nel punto in cui è più debole: i prezzi.
Marisa Leo era il manager del marketing della cantina Colomba Bianca. Una delle protagoniste del cambiamento di immagine e di posizionamento commerciale del vino italiano.
E’ anche per questo che le donne del vino sono più a rischio di femminicidio? Perché sono più vicine alla parità di genere?

MARISA LEO

39 anni di Salemi, madre di una bambina di 4 anni e manager. Uccisa il 7 settembre con 3 colpi di fucile all’addome, fra Mazzara del Vallo e Marsala, per mano dell’ex compagno Angelo Reina che poi si è tolto la vita. Maria Leo donna solare, era molto attiva a financo delle Donne del Vino siciliane guidate da Roberta Urso. Sono loro a pilotare un’azione unitaria e forte di tutte le istituzioni e associazioni che si sono dimostrate disposte a contribuire a un’iniziativa che ricordi Marisa e sostenga la piccola figlia Alice.

A tutte le donne “tu non sei sola” le Donne del Vino sono con te.