GUCCI, ARMANI, PRADA TRUSSARDI E ORA HILFIGER
La ristorazione delle griffe della moda a Milano ha un nuovo locale; il Tommy’s Cafe di Tommy Hilfiger che porta nel cibo l’estetica pop dei suoi abiti
Di Donatella Cinelli Colombini
La lista dei locali milanesi di brand del fashion si allunga: Gucci, Armani, Prada, Trussardi, Dolce & Gabbana, Dsquared …. Evidentemente mangiare e bere bene non basta, nella capitale meneghina nessuno resiste a un drink o ad un menu firmato dal proprio stilista preferito! Per questo apre il suo ristorante il più pop e musicale degli stilisti: Hilfiger.
CHI E’ TOMMY HILFIGER
Le collezioni di abiti di Tommy Hilfiger erano note per il collegamento con la cultura musicale e persino commercializzate in connessione con l’industria musicale. Nel 2006, Hilfiger ha venduto la sua azienda per $1,6 miliardi e successivamente si è concentrato sull’attività di designer principale dell’azienda, guidando i team di progettazione e supervisionando l’intero processo creativo della Hilfiger.
DALLA MODA ALLA RISTORAZIONE TOMMY’S CAFE’
Pop e lusso al Tommy’s Cafe: panini al pulled pork, cocktail d’autore, danesi smørrebrød, risotto al vitello tonnato, quadri di Andy Warhol e arredi americani di design rosso e bianco, colori iconici di Hilfiger.
Ecco che il rito della buona tavola non basa più in una logica porn che coinvolge i clienti in una corsa alla sovraesposizione digitale. Serve un ambiente in cui ogni dettaglio corrisponda all’estetica della griffe, dove lo stilista si rispecchi in sapori ricercati, presentazioni curatissime, ambientazioni suggestive. Perché tutto diventi esperienza fashion.
Questo non è un trend milanese ma mondiale. Armani ha 20 ristoranti fa cui quelli di Tokyo e Dubai. Christian Dior ha già vari caffè tra Saint-Tropez, Tokyo, Seoul e Miami e, dopo due anni di lavori di ristrutturazione ha inaugurato a Parigi il suo raffinatissimo ristorante Monsieur Dior. Nel mondo dell’alta ristorazione non poteva mancare Chanel, da anni a Tokyo nel quartiere ultra-lusso di Ginza, con il ristorante Beige guidato dallo chef Alain Ducasse.
Che dire <<esiste qualcosa di più?>>.
UNA CORSA VERSO IL LUSSO GRIFFATO
In questo mix di food & beverage e moda al servizio di una socialità esclusiva e lussuosa la corsa a stupire sembra inarrestabile. Nel 2015 Prada ha chiamato il regista cult Wes Anderson per disegnare il suo Bar Luce ispirato agli anni Cinquanta e Sessanta. Il ristorante Torre della Fondazione Prada è progettato dall’architetto Rem Koolhaas, che propone cucina dall’impronta toscana, tra opere d’arte e pezzi unici di design. Poi ci sono gli chef stellati come chef Niko Romito per il ristorante del Bulgari Hotel Milano, oppure il ristorante Trussardi alla Scala by Giancarlo Perbellini – premiato con 2 stelle Michelin.