I wine lover USA: molti acquisti e pochi social

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I wine lover USA: molti acquisti e pochi social

Il sondaggio on line del Wine Spectator apre grandi interrogativi sull’importanza dei social per chi compra e beve vini ad alto livello

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Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini 
Il 34% dei consumatori di vini di lusso non usa nessuna piattaforma social per informarsi sul vino, il 33% usa Facebook, solo il 13% Twitter e ancora meno (11%) preferisce le immagini di Instagram. Questo il risultato del sondaggio on line effettuato dal Wine Spectator, maggior periodico di vino del mondo.
Il potentissimo giornale americano, si rivolge all’ élite mondiale dei consumatori, usa massicciamente internet e non snobba i social, tutt’altro. Infatti l’account Twitter del Wine Spectator ha 168.000 follower ed è fatto benissimo.
Il sondaggio ci rivela un consumatore decisamente ferrato nei vini premium: il 53% compra volentieri un vino quando conosce la cantina da cui proviene, cioè non si basa solo sulla denominazione, il prezzo o il vitigno ma sceglie il brand. Addirittura il 6% compra solo vini che gli sono ben noti. Alla domanda <<quante bottiglie vorresti avere nella cantina di casa tua?>> il 32% ha

Giorgio-Pinchiorri

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risposto 1.000 e il 25% ne vorrebbe 5.000. Se consideriamo lo spazio e l’attrezzatura necessari per conservare un simile quantitativo è ben chiaro che le risposte arrivano da persone con ottimi stipendi.
Quelli che hanno risposto al sondaggio sembrano dunque appassionati che bevono spesso bottiglie premium e super premium, sanno scegliere e nutrono un grande interesse per l’argomento. Ma perché non usano i social per informarsi e condividere le proprie esperienze enoiche? Eppure Facebook, Twitter, Instagram pullulano di wine blogger e di persone interessatissime al vino, pronte a dire la loro su qualunque argomento enoico. Apparentemente, chi compra e beve bottiglie importanti non accetta di condividere questa esperienza nei social e men che meno, di aprire una discussione sulle proprie opinioni. Sembra una forse contraddizione ma non lo è affatto.

Tavola con grandi vini

Tavola con grandi vini

I wine lovers sono assidui frequentatori del web ma sembrano preferire i siti che forniscono informazioni utili all’acquisto. Se infatti andiamo a vedere quali sono i siti web sul vino più consultati nel mondo (Cellarer.com), troviamo Snooth e Cellar Tracker cioè siti in cui è possibile leggere le valutazioni dei consumatori. Seguono i siti di Wine Spectator, Wine Enthusiast e appena staccato Wine Advocate con i ratings emessi dai grandi esperti. Fortissimo Wine Searcher con i prezzi delle bottiglie nelle principali rivendite internazionali.

champaigne-Perrier-Jouet-

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Ecco che comincia a emergere una possibile spiegazione al risultato del sondaggio del Wine Spectator. Chi compra e beve spesso bottiglie costose vuole spendere bene i suoi soldi e dunque usa i siti capaci di dargli delle indicazioni utili. Poi, probabilmente, vive il momento dell’assaggio come un’esperienza privata da condividere con pochi eletti amici e non con persone sconosciute.
Rimane una domanda senza risposta: se i consumatori di bottiglie premium o super premium leggono soprattutto altre piattaforme web, chi sono i frequentatori dei social? A me che ho un wine blog molto seguito, la risposta interesserebbe.