
Il digitale e l’imprenditoria femminile
In un mondo imprenditoriale italiano a predominanza maschile l’arrivo di internet, dei social network e della comunicazione digitale favorisce le donne

Martina Strazzer-imprenditore-digitale-femminile
Di Donatella Cinelli Colombini
Con l’avvento del digitale i costi per la creazione di una nuova attività calano, mentre crescevano di importanza i soft skills tipici del profilo femminile come la predisposizione alle relazioni. Queste circostanze giocano in favore delle donne e molte hanno visto in internet il luogo per costruirsi da zero un’impresa lasciando aziende dove regole e progressioni di carriera favorivano i colleghi uomini.
L’IMPRENDITORIA DIGITALE E’ DONNA
Anche grazie all’uso di social come Instagram e Tik Tok sono riuscite a costruire dal nulla delle vere e proprie aziende. Queste donne vengono definite imprenditrici digitali. Oltre a Chiara Ferragni, diventata famosa anche per essersi autodefinita tale, in Italia altre donne sono arrivate al successo costruendosi una fama online. Se prima i social erano principalmente piattaforme di intrattenimento, oggi sono delle vere e proprie vetrine dove far crescere il proprio business e aumentare la clientela.
MARTINA STRAZZER E AMABILE JEWELS

Gilda Ambrosio-imprenditore-digitale-femminile
Vediamo insieme una case history: Martina Strazzer. Si tratta di una giovane modenese che qualche anno fa ha iniziato a pubblicare video ironici su Tik Tok e in poco tempo ha aumentato i suoi followers. Oggi, a soli 22 anni, è la proprietaria di Amabile Jewels, il brand di gioielli Made in Italy più conosciuto online. L’idea di creare un proprio marchio deriva dal desiderio di Martina di possedere qualcosa di suo, creato da zero con il suo talento. Quando Amabile si è concretizzato, infatti, questa giovane donna andava ancora all’università. Non è stato semplice per lei conciliare lo studio e il lavoro ma alla fine è riuscita a realizzare il suo sogno. Oggi Martina ha 516mila followers su Instagram e più di 1 milione su Tik Tok, che è la principale piattaforma dove sponsorizza il proprio brand.
FONDAZIONE IDEA DA DONNA A DONNA
Ci racconta le storie dell’imprenditoria digitale femminile “Fondazioneidea”, un progetto creato da donne per le donne, in cui si celebrano i successi delle figure femminili che sono riuscite a realizzarsi in diversi campi, nonostante gli ostacoli di una società italiana ancora lontana dalla parità di genere.
GIORGIA TORDINI DA INSTAGRAM AL FASHON
Ecco la storia di Giorgia Tordini che si è affermata nel mondo della moda. Come ben sappiamo si tratta di un ambito estremamente competitivo: tanti brand emergenti cercano di distinguersi ma purtroppo, tanti falliscono. Chi può dire di avercela fatta è Gilda Ambrosio che insieme alla sua amica e collega Giorgia Tordini, è la fondatrice di The Attico. Gilda nutriva una grande passione per la moda, fin da piccola. Con l’avvento dei social, ha iniziato ad utilizzare Instagram e la sua grande creatività non ha tardato a dare i suoi frutti. Gilda è diventata una vera It Girl con un seguito di 711 mila followers, tra cui anche moltissime persone del settore come Chiara Ferragni. The Attico è nato nel 2016, ed è riuscito ad affermarsi nell’alta moda vestendo nomi del calibro di Rihanna e Katy Perry, diventando uno dei brand che fanno tendenza sia in Italia che all’estero.
CRISTINA FOGAZZI BEAUTY BRAND
Parliamo di uno dei marchi di prodotti di bellezza più riconoscibili e accattivanti di sempre: Estetista Cinica. Cristina Fogazzi è la titolare di Veralab, che oggi conta un fatturato di circa 60 milioni. E’ diventata celebre per la schiettezza del suo dialogo con le follower (1 milione su Instagram), che chiama ironicamente “fagiane”. Cristina ha iniziato aprendo un beauty blog che, con il tempo, è cresciuto di seguaci e credibilità fino a darle la possibilità di creare il proprio brand. Estetista Cinica dice sempre la verità e proprio per questo viene creduto; ad esempio afferma che non esistono creme miracolose che rendono perfette chi le usa. Una sincerità e un coraggio di affrontare il giudizio altrui che alla fine paga.