
Il mercato top del vino USA ha smesso di crescere
I consumi di vino USA salivano dal 1993 ma ora non crescono più: i “Baby boomers” vanno in pensione e i “Millennials” non sono innamorati del vino

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Di Donatella Cinelli Colombini
La buona notizia è che in USA i vini oltre i 10$ aumenteranno le loro vendite perché il mercato si sta spostando su bottiglie considerate premium cioè più buone e più care delle commodity. Le notizie arrivano da The Wine Intelligence US Landscapes 2019. <<The number of regular drinkers in the US aged under 55 has fallen from 88 million in 2015 to 84 million in 2018, despite the population of adults of drinking age rising over the same period>> i bevitori abituali USA sotto i 55 anni sono diminuiti di 4 milioni nel 2018 nonostante la popolazione di quella età sia aumentata. Triste per noi che produciamo vino e vediamo gli USA come principale mercato delle nostre bottiglie.
MENO VINO PIU’ BUONO IN USA

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Gli USA sono una nazione “assetata” che nel 2018 ha speso 253 miliardi in bevande alcoliche. La ricerca Bw166 conferma i dati esposti sopra: lo scorso anno i volumi hanno smesso di crescere ma il business segna un + 3,61 che indica lo spostamento verso vini più cari << Il prezzo medio per una bottiglia (0,75 litri) è stato di 10,84 dollari (esclusi i ricarichi al dettaglio)>> scrive Trebicchieri settimanale economico del Gambero Rosso che osserva con molta attenzione il mercato principale dei vini recensiti nella Guida d’Italia. In effetti per ora le importazioni dall’Italia premiano proprio la qualità e il 2018 chiude in crescita del +9,3% in valore e del +2,2% in quantità.

consumi di vino USA The Wine Intelligence US Landscapes 2019 report
I fenomeni da tenere d’occhio sono la <<tendenza all’invecchiamento della platea dei bevitori….. e la crescita della vendita diretta>>.
ALEXANDRIA OCASIO-CORTEZ ESEMPIO DI UN NUOVO MODO DI COMUNICARE
Questo significa che le cantine devo imparare a usare meglio i social e mantenersi in contatto con i clienti americani che sono stati in cantina continuando a offrire loro nuove annate e nuove etichette ogni anno.
Il punto da tenere presente è che i giovani guidano il mercato USA del vino. O meglio guidano i consumi, le tendenze, il mondo di essere. Basta vedere l’effetto bomba sui voti e sull’opinione pubblica di Alexandria Ocasio-Cortez, la rockstar della politica democratica USA che, a 29 anni, è diventa la più giovane deputata della storia americana vincendo a New York.
Se esiste un campanello di allarme per chi si aggrappa alle vecchie tendenza, è questo. Il vino tornerà ad affascinare gli under 35 solo diventando più digitale e più comprensibile. Infatti l’indagine di Wine Intelligence mostra, nei Millennials, una sorta di arretramento nella ricerca e nell’approfondimento come scelta del brand e della regione di produzione. Una situazione che avvantaggia i produttori californiani. Tuttavia i giovani consumatori sono anche quelli più attenti alle innovazioni ed alle novità: vini biologici, vini a bassa gradazione, packaging innovativi come le lattine. Quindi niente è perduto ma il nuovo must è CAMBIARE IL MODO DI RACCONTARSI