
IL PIANO ENIT PER L’ENOGASTRONOMIA IN 10 PUNTI
Roberta Garibaldi prima di lasciare l’incarico di Amministratore Delegato ENIT ha tracciato la road map del turismo del vino italiano

Unwto Global Conference on Wine Tourism- Alba-Roberta-Garibaldi-AD-di ENIT
di Donatella Cinelli Colombini
Un appuntamento importante con 8 Ministri e 500 delegati (fra cui 3 Donne del Vino), per la prima volta in Italia, su cui la Garibaldi ha puntato moltissimo. Dall’ Unwto Global Conference on Wine Tourism, di Alba, dell’autunno scorso, esce il piano per l’Enogastronomia che, ci auguriamo, rimarrà come un’eredità importante nelle mani del nuovo Ministro del Turismo Daniela Santanchè e del nuovo AD di Enit Ivana Jelinic. Lo fanno sperare anche le dichiarazioni del neo Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che vede nel turismo e nel turismo del vino un punto di forza dell’agroalimentare.
Vediamo dunque la strategia disegnata da Roberta Garibaldi nella speranza che trovi buona accoglienza da parte delle nuove autorità nazionali. Per la prima volta, in questo documento, si supera il regionalismo sancito dal referendum del 1993 che aboliva il ministero del turismo e si pensa a un progetto unitario capace di competere con i competitor esteri.
1 – IL VINO TRA CULTURA E TRADIZIONE
526 vini con denominazione, 6 beni materiali ed immateriali riconosciuti come patrimonio dell’umanità, 3 città creative UNESCO per l’enogastronomia e 2 Paesaggi dalla FAO. Questi i primati che l’Italia vanta e che rendono il nostro Paese una meta imperdibile per i viaggiatori golosi.
2 – SOSTENIBILITA’ A 360 GRADI
Conta molto la sostenibilità ambientale ma anche la sostenibilità sociale e l’etica: 7 turisti italiani su 10 preferiscono visitare luoghi di produzione alimentare che si impegnano a sostenere le loro comunità.
3 – DESIDERIO DI NATURA E DI SPAZI APERTI
La campagna e i vigneti come luoghi di esperienze, di contatto con la natura, luoghi in cui fare sport all’aria aperta e rallentare i ritmi in ambienti autentici e capaci di testimoniare la propria storia e le tradizioni.
4 – NATURE BATHING – IMMERGERSI NELLA NATURA
Benessere, corsi di yoga e pilates e lezioni di arte nei vigneti, così come immersioni nella natura, sono la cornice che arricchisce ormai i trattamenti a base di vino delle cantine italiane. Il viaggio enoturistico si è trasformato in un’occasione per rigenerarsi, riprogrammare le proprie abitudini, tanto che per il 50% dei turisti italiani sceglie le spa a tema vino e il 40% per corsi di pittura.
5 – NASCONO GLI HUB ENOGATRONOMICI
Musei del gusto: vino, liquirizia, cioccolato …. Le grandi attrazioni del turismo enogastronomico sono sempre più ricercate e facilitano la scoperta della cultura del food and wine, il 60% degli italiani che li ricerca nei propri viaggi. Un nuovo legamene fra città e campagna nei vigneti urbani, i mercatini contadini …
6 – I SOGGIORNI E I PASTI SI LEGANO ALL’ESPERIENZA
C’è una gran voglia di esperienze a 360 gradi. Il 48% degli italiani vorrebbe dormire in un albergo a tema (come il winery hotel di Stoccolma) e il 25% in glamping (wine glamping) cioè botte attrezzata, chalet, tenda … in mezzo alla natura. Il 68% sogna di pranzare o cenare in cantina.
7 – OFFERTE ENOTURISTICHE TAILOR MADE E L’APPROCCIO DATA -DRIVEN
<<Oggi il turista è divenuto più esigente, attivo, innovativo. Ricerca nuove e più coinvolgenti esperienze in grado di emozionarlo, arricchirlo, soddisfare le sue più svariate esigenze>>. Le cantine cominciano ad abbandonare l’offerta turistica standard: visita guidata con spiegazioni del processo produttivo e piccolo assaggio. Crescono le proposte personalizzate sui bisogni dei visitatori che non sono più solo wine lovers. Cresce l’uso della tecnologia con i channel manager, i CRM e le decisioni basate sui numeri (data -driven). Cresce il follow up dei visitatori e il numero dei wine clubs.
8 – ARTE E SERVIZI PER ARRICCHIRE L’OFFERTA DEL VINO
Le cantine d’autore, i luoghi storici, le istallazioni artistiche, le mostre d’arte, i concerti, gli eventi culturali arricchiscono il paesaggio vitato e accrescono la sua attrattività nei confronti di un pubblico esigente. Molte cantine offrono ristorazione gourmet, hanno spazi per convegni e meeting, organizzano team building con un progressivo allargamento dell’offerta enoturistica.
9 – LA TECONOLOGIA NON SOLO PER COMUNICARE E VENDERE L’ENOTURISMO
Il mondo digitale del metaverso, i vini NFT, il gaming, le degustazioni virtuali, la realtà aumentata sono le nuove frontiere dell’esperienza enoturistica. <<Sono apprezzate dai turisti sia nel pre che nel post-experience (rispettivamente dal 48% e dal 50% dei turisti italiani). Netlix presenta i nostri prodotti in film e fiction, i processi produttivi diventano fumetti, con tiktok e reels sempre più accattivanti>>.
10 – LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Le “Linee Guida per lo Sviluppo dell’Enogastronomia nel Turismo” di Enit redatte su incarico del Ministero del Turismo e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, mirano a valorizzare i prodotti agroalimentari e vinicoli come elementi della cultura italiana. I 4 obiettivi sono:
(1) preservare il patrimonio attraverso il turismo;
(2) sviluppare l’offerta, innovandola ed arricchendola;
(3) fare rete, per integrare prodotti e servizi turistici, connettere aree urbane e rurali;
(4) comunicare e promuovere, accrescendo l’attrattività e l’accessibilità dell’offerta italiana nel mondo.