Io Sandro Boscaini Mr Amarone
La storia della Masi dalla prima vendemmia nel 1772 attraverso 7 generazioni di Boscaini fino all’impero enologico di oggi con attività in 4 nazioni e 2 continenti
di Donatella Cinelli Colombini
Qualche mese fa ho ricevuto in dono un opuscolo rosso intitolato “Amarone e oltre. Masi 250 anni di vendemmie, famiglia e imprenditorialità” scritto da Sandro Boscaini. Io sono fra i fan di Sandro Boscaini, ammiro il suo coraggio imprenditoriale, la sua lungimiranza e la capacità di aprire nuovi orizzonti per il vino …. Ma come scrittore avevo dei dubbi. Per questo il libro è rimasto a lungo sul mio tavolo e solo in occasione di un viaggio di lavoro a Venezia mi sono decisa a leggerlo.
LA STORIA E I VALORI DI UN BRAND E DI UNA FAMIGLIA INSCINDIBILMENTE LEGATI ALLA TERRA VERONESE
Va detto che esiste un libro di Kate Singleton intitolato “Mister Amarone” (2011) che racconta la vicenda umana e imprenditoriale di Sandro Boscaini come simbolo della Valpolicella e del successo del vino veronese. Dopo il testo scritto dalla Singleton, collaboratrice del Sunday Times, The Wall Street Journal e dell’International Herald Tribune, pretendere di aggiungere qualcosa era davvero difficile. E infatti Sandro Boscaini non lo ha fatto. Ha scritto un volume che assomiglia a una relazione della sua attività imprenditoriale e di quella delle generazioni che l’hanno preceduto ed ha escluso il lato umano: le paure di certe decisioni e la fatica di realizzarle, le delusioni, gli errori e le sofferenze che inevitabilmente accompagnano la vita dei pionieri come lui. Un pudore che rende freddo il racconto nonostante la passione che traspare dalle descrizioni quasi incantate dei vini, delle tenute che vengono acquisite e ristrutturate.
In 250 anni la progressione delle imprese della famiglia Boscaini è impressionante e segue sempre lo stesso schema partendo da un’alleanza con un produttore di un’altra zona e poi consolidandosi con vigneti e cantine. Si allarga nel triveneto arriva nelle Marche, in Toscana e poi in Argentina. L’ultima impresa è una catena di locali in luoghi prestigiosi come Cortina d’Ampezzo, Zurigo e Monaco.
RIPASSO, OSELETA, APPASSIMENTO TANTE INNOVAZIONI FIRMATE DELLA MASI E DAI BOSCAINI
Le pagine più belle riguardano i contributi nuovi: l’invenzione del ripasso che diventa un successo mondiale con il Campofiorin, il recupero del vitigno Oseleta che era dato per estinto e Sandro riscopre in due viti centenarie e poi segue fino alla sua reintroduzione nel catalogo ampelografico nazionale e nel disciplinare dell’Amarone. La messa a punto dell’appassimento delle uve in ambienti climatizzati… la storia dal 1772 anno della prima vendemmia del Vaio dei Masi, viene descritto con nomi e date come in una cronaca destinata ai nipoti e bisnipoti. Meno dettagliate le parti delle divisioni familiari perché in un documento che appare destinato a tramandare la storia di una famiglia e di un’impresa è giusto valorizzare ciò che unisce e non ciò che divide.
Arrivati alle ultime pagine del libro, il sentimento che prevale è l’ammirazione. Anche nella consapevolezza che il testo è necessariamente autocelebrativo ed io avrei preferito l’ammissione di qualche umana debolezza …. la mia ammirazione per Sandro Boscaini esce rafforzata. Mi piacciono la forza d’animo di questo pioniere coraggioso, visionario e tenace, visionario ed evidentemente dominatore come tutti i leader.
Ho anche imparato delle cose: soprattutto la logica delle alleanze. Io ho sempre avuto paura di unirmi ad altre imprese mentre Sandro Boscaini ed i suoi antenati ne hanno fatto una chiave di successo. E a giudicare dai risultati ha ragione lui.