Orcia, una giovane DOC reinventa il marketing del vino
Orcia la DOC più bella del mondo e la Regione Toscana rinnovano il concetto di sviluppo territoriale alleando cantine, enoteche e ristoranti della stessa area
L’Orcia è una delle più giovani denominazioni toscane del vino, prodotta in una sessantina di cantine piccole e piccolissime, salvaguardando il carattere agricolo del proprio territorio. Nel corso delle Anteprime di Toscana, a Firenze, l’Assessore Marco Remaschi ha tenuto a battesimo il progetto PIF di marketing del vino che trasforma i turisti in consumatori. Circa 20 cantinette climatizzate e espositori che propongono l’assaggio del vino come parte importante dell’esperienza di viaggio.
L’Orcia produce ancora pochissime bottiglie ma ha un mercato di esportazione praticamente “sotto casa” perché l’area di produzione, in gran parte iscritta al patrimonio dell’umanità Unesco, è considerata un autentico gioiello paesaggistico e riceve ogni anno circa un milione di presenze turistiche e quasi altrettanti escursionisti. Un pubblico prevalentemente estero e particolarmente interessato all’enogastronomia che è il primo mercato della DOC Orcia.
PROGETTO DI MARKETING TERRITORIALE NEL PIF DELL’ORCIA
<<La proposta è semplice ma rivoluzionaria, un’alleanza territoriale per creare sviluppo trasformando il vino in una “cartolina liquida” capace di arricchire l’esperienza di viaggio dei visitatori e potenziare il mercato “locale di esportazione” della DOC>> è il programma dichiarato della presidente del Consorzio Donatella Cinelli Colombini.
<<Il progetto PIF prevede, oltre al cofinanziamento delle strutture produttive un’azione collettiva di marketing del valore di circa 90.00€ che costituisce una novità e un deciso passo avanti nella logica dello sviluppo territoriale perché consolida il mercato di una piccola denominazione con qualità dei vini in velocissima crescita>> ha spiegato Marco Remaschi.
CANTINETTE CLIMATIZZATE E ESPOSITORI PER TRASFORMARE I TURISTI IN CONSUMATORI DI DOC ORCIA
L’azione di marketing comprende frigoriferi da vino in acciaio e vetro in cui verranno esposte le bottiglie portandole alla temperatura ideale per la degustazione. Saranno installati in circa 20 ristoranti ed enoteche del territorio Orcia, locali, che sono stati oggetto di uno studio preliminare per la progettazione delle cantinette in modo che il design, raffinato e di tendenza, fosse complementare al carattere dei luoghi. All’esterno delle cantinette, ci saranno dei display in cui scorreranno le immagini delle cantine alternate al paesaggio e alle città d’arte che costellano l’area di produzione dell’Orcia. La frase in due lingue scritta sotto parla direttamente ai turisti rendendo più esplicita l’azione di marketing <<Sei nel territorio dell’Orcia, il vino più bello del mondo, bevilo>>.
I PRODUTTORI DELL’ORCIA, VINO PIU’ BELLO DEL MONDO, FANNO SQUADRA
Nei supermercati Coop saranno invece installati degli espositori in legno che serviranno a commercializzare i vini delle cantine più orientate sulla grande distribuzione.
<<L’idea rivoluzionaria è di mettere a sistema le cantine con i luoghi di shopping e consumo del vino Orcia coniugando produzione e turismo>> ha precisato Donatella Cinelli Colombini ringraziando Gennaro Giliberti dirigente della Regione che ha curato il bando PIF. La presidente dell’Orcia ha messo in evidenza come si tratti di un modello riproducibile perfettamente in linea con lo spirito UE della filiera agricola. Dimostra che la Toscana, terra dei mille campanili, è invece capace di fare squadra perché i produttori Orcia hanno unito le forze partecipando insieme allo stesso progetto di marketing.