
Ornellaia Giacosa Quintarelli sono i vini più cari d’Italia
Wine searcher il sito sul vino più visitato del mondo con migliaia di articoli, 6 milioni di offerte ci propone la lista delle bottiglie italiane più ricche
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La fonte è la più attendibile perché Wine Searcher lavora con 38.000 distributori di tutto il mondo e ha 10 milioni di pagine visitate ogni mese. Dunque se indica il prezzo medio di vendita di una bottiglia vuol dire che quello è realmente il prezzo medio a livello mondiale.
Vediamo quali sono le cantine di questi vini da milionari.
Primo Ornellaia dell’omonima tenuta toscana Vendemmia d’Artista Special Edition Bolgheri Superiore.
Si tratta di piccole serie di bottiglie di grandi formati realizzate da artisti prestigiosi quali Rebecca Horn, Michelangelo Pistoletto, Ghada Amer e Reza Farkhondeh. Quasi dei capolavori d’arte che prendono forme diverse nei double Magnum, Imperial e Salmanazar – 3 – 6 e 9 litri. Un mecenatismo enoico che ha riscosso un enorme successo specialmente nelle aste e che Wine Searcher quota 975$ con punte di quasi sette mila.
L’Ornellaia piazza 3 vini fra i 50 italiani più cari. Al 4° posto c’è infatti Masseto, il vino campione d’immagine che brilla
su ogni classifica internazionale.
Al secondo e terzo posto della lista di Wine Searcher ci sono il Barolo Collina Rionda di Bruno Giacosa e l’Amarone della Valpolicella classico riserva di Giuseppe Quintarelli che costano rispettivamente a 917 e 810 $. Due produttori monumentali: Bepi Quintarelli, un uomo leggenda scomparso nel 2012 e Giacosa che ha visto riconosciuti i sui grandi meriti con la laurea honoris causa conferitagli un anno fa dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Dopo quelli sul podio entrambe le cantine piazzano molti altri vini nella lista dei 50 più cari d’Italia.
Scorrendo la classifica troviamo al sesto posto Giacomo Conterno con il suo Barolo Monfortino e poi Biondi Santi con il Brunello. Costano 607 e 538 $. Il gruppo di Montalcino è completato da Gianfranco Soldera –Case Basse e Giacomo Neri –Casanova di Neri, mentre è molto più numeroso lo squadrone piemontese con Giuseppe Mascarello, Gaja, Aldo Conterno, Vietti, Roberto Voezio e Paolo Scavino. La contesa sembra restringersi a Piemonte Toscana e Veneto con la costa di Bolgheri in netta ascesa perché a fianco dei due grandi – Ornellaia, Sassicaia, ci sono Tua Rita, Le Macchiole. Fra i tanti nomi celebri e celebrati, Luciano Ferraro, nel blog Divini del “Corriere della Sera” ha acceso i riflettori su Miani di Enzo Pontoni. Ingegnere vignaiolo friulano alto più di due metri, segue personalmente le sue viti e produce 10.000 bottiglie da 30 ettari di vigna. Una quantità così piccola che inizialmente pensi di aver capito male, infatti una simile estensione di vigneto produce normalmente quindici volte tanto. Un uomo da leggenda dunque: senza sito, senza sala da degustazione, senza lusso in cantina … senza niente che faccia pensare al marketing ma con vini strabilianti. Nei mesi scorsi ho assaggiato il Sauvignon e il Merlot, mi sono piaciuti e ora che ho capito chi li produce, mi piacciono ancora di più.