SANGIOVESE BIANCO E VIGNE IMPAZZITE

Alberto-Palliotti spiega le anomalie delle viti impazzite a causa del nuovo clima

SANGIOVESE BIANCO E VIGNE IMPAZZITE

PENSATE A UN GRAPPOLO DI SANGIOVESE BIANCO OPPURE A UNA VITE CON LE FOGLIE VERDI D’INVERNO. QUESTE E ALTRE LE PAZZIE INNESCATE DAL NUOVO CLIMA NELLA VIGNA

 

 

Sangiovese con grappoli bianchi anomalia causata dal clima

Sangiovese con grappoli bianchi anomalia causata dal clima

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Confesso di essere rimasta stupita anch’io ma l’autore dell’articolo è Alberto Polliotti Professore Associato dell’Università di Perugia e non un blogger di gossip. Inoltre la testata in cui è pubblicato l’articolo “VVQ Vigne, vino e qualità” ha un comitato scientifico a prova di bomba …. Mica il Vernacoliere!!!!

Quindi, le note che seguono non sono uno scherzo e vi invito ad andare a leggere l’articolo originarle per accertarvene.

Il punto è che sembrano incredibili.
Tutti sappiamo che il clima attuale è caratterizzato da estremi mai visti prima: radiazioni ultraviolette aumentate a dismisura, temperature dell’aria mai registrate in passato, sbalzi termici fino a 15°C in un giorno, bombe d’acqua che allagano intere regioni, carenze idriche di mesi e mesi ….
Ma anche la vigna sta impazzendo con anomalie – vecchie e nuove – ma più frequenti che nel passato.

INFLORESCENZE E GRAPPOLI DA PSEUDOGERMOGLI

<<E noto che la vite non ha la capacità di formare gemme a fiore, …… normalmente le gemme sono miste, ovvero in esse sono racchiusi primordi di organi sia vegetali che riproduttivi>> spiega il Professor Polliotti <<Tuttavia da alcuni anni è possibile riscontrare inflorescenze e grappoli non portati dai classici germogli, ma attaccati direttamente a tralci o organi legnosi>>. Li ho visti anch’io e non avevo attribuito importanza a questo fatto invece è un’anomalia grave, come se gli uomini iniziassero ad avere gravidanze.

FEMMINELLE

Dall’inverno 2022 si notano femminelle formate a fine stagione con foglie perfettamente espanse che continuano a vegetare tutto l’inverno. Il fenomeno è visibile soprattutto nella Malvasia Bianca, Montepulciano e Chardonnay.

MUTAZIONI GENETICHE

Questa è la parte che fa più paura perché sembra un film di fantascienza con i “mutanti” che combattono in un pianeta semidistrutto. Il punto è che sulla terra non c’è stata una guerra atomica. Evidentemente tuttavia, la CO2 che abbiamo buttato nell’atmosfera comincia a innescare gli stessi tragici effetti di un fungo nucleare.
<<Tra gli esempi più eclatanti vi è la variazione permanente del colore dell’acino del Pinot Nero che ha portato a omologare sia il Pinot bianco che quello grigio>> In pratica ci sono acini di colore nero in viti di Pinot bianco e viceversa, ma persino grappoli bianchi e neri nella stessa vite. <<Nella torrida estate 2017 lo stesso fenomeno è stato riscontrato anche su un vitigno decisamente più stabile quale il Sangiovese>>.
Ci mancava solo questo! E dire che tutti ridevamo sentendo qualche inesperto chiedere <<ma c’è il Brunello bianco?>> e ora rischiamo di produrlo davvero!

COLATURA E ACINELLATURA

Gli sbalzi termici hanno messo a dura prova il metabolismo delle viti con effetti sui germogli e sulla disidratazione degli stigmi. Il risultato è una diffusa acinellatura con perdita di una parte del raccolto perché gli acinelli non maturano come gli altri acini.

ECCESSIVA COLORAZIONE DEGLI ACINI

Troppe radiazioni ultraviolette di tipo A e B provenienti dal sole e i grappoli di uva bianca diventano marroni o aranciati con accumulo di flavonidi e quercetina cioè quell’orribile nebbia bianca che compare nel vino. Anche il gusto risente degli ultravioletti con un’accentuazione delle note amare.

GEMME IBERNANTI

In inverno le gemme hanno bisogno di circa 300 ore – il numero varia a seconda del vitigno e del terroir- a una temperatura inferiore ai 7°C senza le quali il germogliamento avviene in modo parziale oppure presenta successivi problemi. Anche nel Sangiovese sono stati evidenziati deficit di fertilità connessi con gli inverni caldi oltre a anticipi del ciclo vegetativo che espongono le viti a enormi rischi di gelate.

VITE PIANTA ADATTABILE

La vite ha un patrimonio genetico millenario che la rende estremamente reattiva e adattabile ai cambiamenti del clima. E’ questo il vero e maggiore argine al cambiamento climatico nei vigneti. Un cambiamento che avviene in modo più repentino che nelle glaciazioni e nel periodi di optimum.