Gli intoccabili del vino
Gli intoccabili del vino sono quei brand che ottengono oltre 95/100 in qualunque annata solo perché hanno una reputazione monumentale
Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Montalcino, Casato Prime Donne
Ecco i nomi dei 13 intoccabili del vino che gli esperti premiano con punteggi altissimi in tutte le vendemmie solo perché criticarli fa sembrare l’assaggiatore incompetente o alla ricerca di visibilità in un coro dove le voci ripetono tutte la stessa melodia.
• Angelus
• Ausone
• Cheval-Blanc
• Haut-Brion
• Lafite
• Lafleur
• Latour
• Le Pin
• Margaux
• Mission Haut Brion
• Mouton Rothschild
• Petrus
• Yquem
L’articolo è di Wine Searcher firmato da Oliver Styles ed è davvero spassoso anche se non arriva all’effetto del bambino che grida <<il re è nudo>> perché tutti siamo ben consapevoli che esiste una scala di valori consolidata e un business esteso in mezzo mondo che ha tutto l’interesse a mantenere le cose come stanno. Del resto chi visita il vigneto bordolese ha una chiara percezione della valanga di denaro spesa in vigneti coltivati con i cavalli, tini, pompe, consulenti …. E tutto quello che serve per trasformare un grande vino in un’eccellenza inarrivabile sotto il profilo dell’immagine e della qualità intrinseca. Ma il problema posto da Oliver Styles è un altro: possibile che queste cantine da sogno abbiano tutte vendemmie buone sfidando ogni probabilità statistica e anche ogni ragionevolezza?
<<Attachment of the sort that makes people avoid Mouton because, to them, it’s still a Second Growth, or Le Pin because it’s a bit too Nouveau Riche, darling. Attachment of the sort that makes you practice your nonchalance when opening a bottle of Lafite. Attachment of the sort you might call belching snobbery>> Un attaccamento del tipo di persone che evitano Mouton perché, per loro, è ancora un second growth, o Le Pin perché è un po ‘troppo da arricchiti. Un attaccamento tipico delle persone che aprono con nonchalance la bottiglia di Lafite. Un attaccamento di chi trasuda snobismo.
Una descrizione tagliente di quei circoli di vecchia ricchezza che hanno i loro simboli consolidati e non intendono cambiarli. Un mondo dorato per il quale i punteggi di Wine Advocate sono del tutto ininfluenti. Tuttavia gli altissimi punteggi, proprio perché troppo scontati, suscitano l’attesa del disastro come davanti alla gara dell’atleta che domina il campionato del mondo e fa notizia solo quando sbaglia. Perché << Everything else is, well, boredom>> tutto il resto è noia.