VIOLANTE GARDINI CINELLICOLOMBINI NUOVA PRESIDENTE MTV
IL MOVIMENTO TURISMO VINO HA SCELTO LA PRESIDENTE DELLA TOSCANA VIOLANTE GARDINI CINELLI COLOMBINI COME PRESIDENTE NAZIONALE LA VICE È LA TRENTINA VALENTINA TOGN
La nuova presidente Violante Gardini Cinelli Colombini è stata eletta dall’assemblea nazionale a Roma il 17 giugno. Succede a Nicola D’Auria che ha guidato il Movimento Turismo del Vino nazionale negli ultimi 6 anni. Nel nuovo CDA siedono la vicepresidente Valentina Togn (Trentino Alto Adige) e i consiglieri Maria Paola Sorrentino (Campania), Nicola D’Auria (Abruzzo), Valeria Pilloni (Sardegna), Stefano Ceci (Valle d’Aosta), Giovanni Dubini (Umbria)
CHI E’ VIOLANTE GARDINI LA CINELLICOLOMBINI JR
Violante Gardini Cinelli Colombini 39 anni, ha una laurea in Economia Aziendale presa a Firenze e un master OIV che l’ha portata in tutte le principali aree di produzione e mercati del vino del mondo. Appartiene a una famiglia storica del Brunello che affonda le sue radici per oltre quattrocento anni e lavora con la madre Donatella nelle loro cantine del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle nella Doc Orcia.
Violante è da sempre una convinta sostenitrice dell’associazionismo e del lavoro di squadra come sistema per accrescere le prospettive dei singoli e delle comunità. Questo l’ha portata a ricoprire ruoli di leadership fino da giovanissima come presidente toscano dei Leo – i giovani del Lions – e poi del Movimento Turismo del Vino finché, nel 2019 è stata eletta presidente nazionale di AGIVI – Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani. Sia con AGIVI che con MTV Toscana – che è tornata a guidare dopo una pausa di tre anni- ha sempre puntato molto sulla formazione oltre che sulla condivisione di esperienze e conoscenza attraverso i viaggi.
GLI OBIETTIVI PER LA PRESIDENZA DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO
<<Ho un grande obiettivo per i tre anni del mio mandato: fare delle circa 700 cantine del Movimento turismo del Vino il top dell’enoturismo italiano>> ha detto Violante Gardini Cinelli Colombini, ponendo l’accento anche su uno stile di leadership molto plurale e partecipativo << intendo realizzare i miei programmi insieme al nuovo CDA e a quelli che, dentro e fuori il consiglio, accetteranno di diventare i direttori di singoli progetti. Desidero che la generosità di chi mette a disposizione il suo tempo ed il suo talento per il bene di tutti sia riconosciuto e valorizzato>>.
GLI EVENTI MTV SI RINNOVANO
Nel suo piano di lavoro ha messo tre azioni strategiche, la prima trasforma i 5 eventi nazionali del Movimento Turismo del Vino in vetrine delle esperienze proposte in cantina collegano ciascun evento a una precisa tipologia di enoturista: winelovers, giovani, desiderosi di intrattenimento nella natura, gruppi. <<L’obiettivo di questa azione mira a contrastare l’eccessiva uniformità delle animazioni proposte delle cantine italiane e non solo di quelle MTV che nel 96% dei casi riguardano la visita di vigne, tinaie e bottaie con la spiegazione del processo produttivo conclusa da un assaggio su cui verte la differenziazione. Non viene abbastanza valorizzata la storia e le specificità di ogni cantina che sono invece le vere carte vincenti dell’enoturismo italiano. Le aziende del nostro Paese attraggono e emozionano proprio perché sono tutte diverse ma devono imparare a raccontarsi con ciò che rende unica ognuna di loro>>.
LE CANTINE MTV PUNTANO IN ALTO
La parte del programma che riguarda l’innalzamento delle proposte turistiche delle cantine comprende due diverse azioni, la definizione di standard minimi di accoglienza e la certificazione. <<Sono punti che possono essere sviluppati in modo soft oppure hard ma questo va deciso tutti insieme dopo aver capito dove siamo e dove vogliamo arrivare>> ha precisato la neo Presidente nel suo discorso di insediamento.
A fianco di queste azioni strategiche viene proposta la creazione di un comitato scientifico, organizzare un forum annuale, collaborare con università e centri di ricerca in grado di fare indagini e condurre la formazione degli addetti <<la mancanza di managers e personale qualificato è uno dei maggiori problemi delle cantine turistiche a cui noi dobbiamo dare una risposta così come vanno cercate delle risposte alle diverse esigenze delle destinazioni del vino con troppi visitatori e delle destinazioni del vino con troppo pochi visitatori>>.
L’ENOTURISMO IN ITALIA
Il comparto enoturistico italiano riguarda circa 25.000 cantine che ricevono 14 milioni di visitatori all’anno e sono al centro di un business da 2,5 miliardi di Euro che riguarda anche città del vino e un articolato indotto di consumi. Si tratta di uno dei segmenti in maggior crescita che, per le imprese di produzione, vale dal 6 al 14% del fatturato e nell’ultima decade ha visto un aumento importante di investimenti con la creazione di attività di ristorazione (26%) ricettività (32%) ristrutturazione di punti vendita e sale da degustazione.