Non è tutto vero ciò che è virtuale
Un cortometraggio su youtube per dimostrare come presentarsi al meglio sui social aiuti ad essere popolari, a costo di mentire. Vale anche per hotel e agriturismi?
Visto per voi da Bonella Ciacci
Alcuni giorni fa mi sono imbattuta in un articolo online dell’Internazionale che parla di un cortometraggio che sta spopolando su Youtube (7 milioni di visualizzazioni ad oggi). Il regista Shaun Higton racconta la storia di un uomo che fa una vita un po’ triste, e che si deprime ulteriormente guardando le foto dei suoi amici su Facebook, i quali sembrano invece vivere esistenze idilliache. Così, inizia a fingere, scattando foto fuorvianti e postando commenti che raccontano l’opposto di ciò che gli sta effettivamente accadendo. Tipo quando raggiunge in auto la cima di una collina sopra la città, scende, e con un abbigliamento da jogging si scatta una foto fingendo di aver fatto una lunga ma appagante corsa.
Da lì è scattata una riflessione: quanto la reputazione online è importante anche per le aziende? E soprattutto per le strutture ricettive e i ristoranti, che hanno tra i requisiti principali per essere scelti da un cliente il proprio aspetto e ciò che promettono di dare al cliente? Ad esempio, è notizia di fine maggio, riportata da molti quotidiani, tra cui anche La Stampa, dell’apertura di un’indagine da parte dell’antitrust sulla veridicità delle recensioni sul famoso sito TripAdvisor.