Le stelle sono tante, milioni di milioni … 5 quelle dell’agriturismo
La Fattoria del Colle ha “tre spighe”. Potrebbe sembrare come un albergo a 3 stelle invece è nella tipologia di agriturismi migliori della Toscana.
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
In questa regione infatti le strutture per il turismo in campagna sono catalogate con una, duo e tre spighe.
Avere un criterio di valutazione diverso in ogni regione confonde le idee al turista che deve scegliere fra 21.500 strutture sparse in tutta Italia ma soprattutto danneggia i gestori delle strutture.
Fortunatamente il nuovo Ministro Mario Catania ha deciso di dare ascolto all’Osservatorio Nazionale dell’Agriturismo approvando un criterio nazionale di classificazione e ponendo nell’Osservatorio la cabila di regia per il rilancio dell’intero settore. Gli agriturismi avranno dunque 5 stelle, come gli alberghi
mettendo fine a una confusione inutile e persino dannosa.
Finalmente, dopo tre Ministri politici “a tempo”, finalmente arriva un Ministro competente e, speriamo, duraturo. L’idea è quella di creare una catalogazione basata sul confort e i servizi ma anche sulle specificità agricole della ricettività agrituristica compreso l’integrità dell’ambiente e la tipicità del cibo.
L’Osservatorio è composto da un rappresentante del Mipaaf (orrenda sigla per un Ministero dal nome complicatissimo “delle Politiche agricole, ambientali e forestali”) del Dipartimento del Turismo, delle Regioni delle tre associazioni agrituristiche e del Touring Club. La banca dati in possesso del ministero, dove sono catalogati anche gli allevamenti e le produzioni agricole di ogni azienda, e che ora è utilizzato solo per i controlli, sarà la piattaforma operativa per una nuova azione promozionale dell’intero comparto.
Musica per le mie orecchie. Finalmente!
Questo è proprio il punto di partenza giusto.
Qualche mese fa, durante Agri&Tour ad Arezzo la Presidente dell’Agriturist Vittoria Brancaccio e il Direttore Giorgio lo Surdo mi dicevano, sconsolati, che l’allora Ministro aveva messo in un cassetto polveroso il lavoro dell’Osservatorio. Ora si riparte, bravo Ministro Catania!