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Dove, quando e come gustare un vino

Aperitivo in piscina con vino bianco, merenda in cantina con Rosso di Montalcino e molto altro:  perché scegliere il vino e il luogo adatto aggiunge emozione

Gustare un vino, dove, quando, con chi

Gustare un vino, dove, quando, con chi

Alzi la mano chi non rimane imbambolato di fronte agli scaffali pieni di bottiglie cercando il vino giusto per il momento particolare che sta organizzando. TUTTI!

Il vino è come un vestito, un accessorio …. Ogni bottiglia è particolarmente adatta per un momento del giorno, una certa situazione e soprattutto per un lui o una lei.

Ecco qualche idea. Ho usato i nostri vini, quelli di Donatella Cinelli Colombini e la Fattoria del Colle da scenario per fare degli esempi e  mostrare come ogni situazione si arricchisca di emozione e piacere accompagnandosi alla bottiglia giusta.

Per le donne il vino è fuori casa

Il gentil sesso predilige l’aperitivo fuori casa (67%) mentre l’uomo è più casalingo (47%) questo distingue il consumo del vino fra i sessi

Keren Casagrande

Sommelier Fisar Karen Casagrande

L’indagine realizzata durante Vinitaly 2013 su un campione di 3.000 visitatori della fiera fotografa i diversi comportamenti dei wine lovers maschi dalle wine lovers donne. Il 44% degli uomini è bevitore abituale e casalingo mentre le donne preferiscono un consumo meno frequente (il 42% beve vino 3 volte la settimana) e extradomestico.
La frequenza del consumo del vino cresce con l’età e entrambi i sessi concentrano le bevute nel week end (75%). Piace molto, soprattutto alle donne, gustare un buon calice all’aperitivo, a cena, oppure dopo cena ma comunque fuori e in situazioni conviviali.
Fra i 35 e i 44 anni le signore sono meno “risparmiose” e più attente all’abbinamento col cibo ma rivaleggiano coi maschi in quanto a competenze enologiche. I consumatori uomini, di questa fascia di età, sono più spesso bevitori giornalieri.
Col passare del tempo sia uomini che donne tendono a privilegiare le mura domestiche, il bicchiere di vino per cena e il consumo giornaliero.

Fuori casa crescono gli antipasti calano i dessert

Come cambia il pasto al ristorante: meno portate, meno spesa e anche modalità sostitutive come l’ aperitivo

antipasti

antipasti

Npd Italia ha fotografato i consumi alimentari fuori casa e come la crisi ha modificato le abitudini nel nostro Paese spingendo a una maggiore razionalità e risparmio. Ecco che nel  2011 sono stati serviti 150 milioni di antipasti, l’11,1% in più rispetto all’anno precedente. L’antipasto è in crescita verticale anche se resta comunque un elemento nuovo nel menù italiano e compare solo in 8 pasti su 100. Curiosamente non sono i giovani a ordinare questa commanda ma, in oltre la metà dei casi, le persone con oltre 35 anni di età. Va anche notato come l’antipasto sia legato alla cena (61%) e solo marginalmente ( 32%) il pranzo.