Italiani: esploratori, curiosi, tradizionalisti e nostalgici
Albino Russo nel Rapporto Coop 2018 ci aiuta a scoprire gli italiani: innamorati del web e dell’ambiente, sani, in guerra con la politica e stressati
Di Donatella Cinelli Colombini
Gli anni della crisi e la globalizzazione ci mostrano le élite sempre Più ricche, il ceto medio che è diventato povero e con poca capacità di spesa e ancora meno possibilità di mettere da parte denaro con conseguenze dirette sul mercato immobiliare perché comprarsi una casa diventa sempre più difficile.
Vivacchiano le imprese che esportano, anche se fanno sempre più fatica a competere nello scenario internazionale e affondano quelle che vendono in Italia. Sfiducia è il sentiment più diffuso, soprattutto verso la politica e il futuro. Due temi in posizione dominante: web-nuove tecnologie e ambiente. Noi italiani abbiamo la maggiore percentuale di SIM per abitante in Europa e la maggiore consapevolezza del nesso tra ambiente e benessere individuale.
Cresce il bisogno di cultura e la riscoperta del verde anche come coltivazione dell’orto. Collassa il sistema sanitario nazionale, gli italiani sono ai vertici europei per spesa sanitaria privata. Cibo sempre più importante: vice il local, il bio, l’etico. Boom dell’home delivery, cresce la voglia di sperimentare e diminuisce la fedeltà alla marca. L’inquinamento urbano uccide più dell’obesità e del fumo.
Stressati ansiosi gli italiani fanno un crescente uso di psicofarmaci e sviluppano nuove patologie come l’ossessione per il mangiare sano.
Ed ecco i 4 gruppi in cui, il Rapporto Coop 2018, divide gli italiani. Ciascuno può riconoscersi, io sono fra i curiosi.