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Premio Casato Prime Donne 2016 al coraggio e al talento

A Chaimaa Fatihi 23 anni, di fede islamica per il coraggio di scrivere <<terroristi vi odio>>, a Giuseppe Casciaro, Bruno Gambacorta e Filippa Lagerback per aver divulgato il territorio, vanno i Premi Casato Prime Donne 2016 che saranno consegnati il 18 settembre a Montalcino.

Casato Prime Donne - Montalcino

Casato Prime Donne – Montalcino

<<Il 18° Premio Casato Prime Donne manda un messaggio forte sul ruolo femminile nella costruzione del dialogo con il mondo islamico e il rifiuto del terrorismo>> dice Donatella Cinelli Colombini presidente della giuria presentando Chaimaa Fatihi musulmana di 23 anni che ha avuto il coraggio di dichiarare apertamente il proprio odio per chi uccide in nome della sua stessa fede. Chaimaa è una pacifista che porta il velo come segno di devozione nonostante venga spesso attaccata per questa sua scelta.

La cerimonia di premiazione avverrà il 18 settembre a Montalcino nel teatro degli Astrusi appena restaurato dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Silvio Franceschelli. La giuria composta da Donatella Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, ha ancora una volta scelto chi fa scelte coraggiose e apre alle donne un nuovo ruolo nella società.

Come le vincitrici delle passate edizioni del Premio – Samantha Cristoforetti, Sandra Savaglio, Giusi Nicolini … anche Chaimaa ha scritto una dedica che rimarrà al Casato Prime Donne di Montalcino, la prima cantina con un organico di sole donne. Le frasi, in italiano e inglese, delle vincitrici formano un percorso meditativo naturalistico nella campagna che l’Unesco ha iscritto nel patrimonio dell’umanità.

La dedica di Chaimaa Fathihi, in italiano arabo e inglese, sarà accompagnata da

Chaimaa Fatihi - vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2016

Chaimaa Fatihi – vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2016

un’istallazione di arte contemporanea creata da Roberto Turchi.

<<A tutte le Donne del mondo, che sanno farsi forza e non mollano mai di fronte alle paure, ai pregiudizi, all’odio e alla violenza. Alle madri, alle figlie, alle sorelle, nonne e zie di ogni nazione, fede e pensiero, che non temono l’incontro, la condivisione e la reciproca solidarietà femminile che le caratterizza. Che le Donne possano essere la scintilla del cambiamento del nostro paese, continente, mondo>>

Ornellaia, Montevertine e Falerno di Villa Matilde

Alla distilleria Nannoni pranzando con Ornellaia 2012 e Pergole Torte 2000, a Montefollonico con Fisar e Bruno Gambacorta gustando Falerno e Taurasi

Bruno Gambacorta Fisar Valdichiana Donatella Cinelli Colombini

Bruno Gambacorta Fisar Valdichiana Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini 

La vita dei produttori di vino è piena di momenti unici sempre all’insegna della prelibatezza: alcuni sono lussuosi e formali, altri sono più intimi, inaspettati e forse per quello più emozionanti. Per una come me, piena di allergie, a volte è un calvario. Mi vedo passare sotto il naso leccornie incredibili senza poterle toccare. In queste occasioni, invece è stato un vero godimento.
Venerdì 29 aprile Montefollonico, Valdichiana in Primavera 2016 organizzata per premiare Bruno Gambacorta, il mitico conduttore di EatParate. Sono invitata perché faccio parte dei premiati degli anni scorsi (2011), perché sono amica di Gambacorta da anni e perché la segretaria della Doc Orcia, Caterina

Priscilla Occhipinti serve Onellaia e Montevertine

Priscilla Occhipinti serve Onellaia e Montevertine

Festante, riceverà il taste vin di sommelier Fisar dopo aver superato l’esame finale del terzo corso. L’atmosfera è familiare e affettuosa come in tutti gli eventi che hanno Nicola Masiello – cuor di leone- come animatore. La cena è preparata da un “archichef” architetto cuoco Carlo Olivari con ricette napoletane in omaggio alla terra di origine di Gambacorta, ma la sorpresa sono i vini. Arrivano in tavola i migliori gioielli di Villa Matilde l’azienda che fece rivivere il Falerno, dopo un secolo di oblio, causato dalla fillossera. E’ la mia amica e Donna del Vino Maria Ida Avallone, elegante e raffinata come sempre, che ci conduce alla scoperta di questo antico vino lodato da Orazio e apprezzato alla corte imperiale romana. Ci serve un Falerno del Massico 2011 e un Taurasi 2010 da sogno, sbalorditivi per armonia e pienezza.