Cantine Ferrari Tag

Bere poco ma bere bene nei giorni del coronavirus

Donatella racconta cosa beve nei giorni del coronavirus e suggerisce come concedersi qualche piacere enogastronomico salutare per il fisico, la mente e l’umore

di Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini trafuga bottiglie pregiate

Donatella Cinelli Colombini nella sua cantinetta privata mentre trafuga bottiglie pregiate

Sono una produttrice di Brunello, Chianti e Orcia ma bevo le mie bottiglie solo quando ho ospiti. In casa, con mio marito e mia figlia Violante, assaggio quello che arriva dalla cantine dei colleghi. Mi serve per capire cosa succede in Italia e nel mondo ma anche per non assuefarmi al gusto del mio vino. Non voglio diventare come quei produttori talmente abituati alle loro bottiglie da percepire meno buoni tutte le altre.

LA CANTINA PRIVATA DI DONATELLA ALLA FATTORIA DEL COLLE

Purtroppo mio marito Carlo è gelosissimo delle bottiglie più rare e importanti. Ma ora, per vincere la noia da segregati in casa, ho deciso di fare un blitz e saccheggiare la nostra riserva privata. E’ in una piccola stanza nel sotterraneo della Fattoria del Colle, un secolo fa serviva come stalla dell’asinello. Ci sono le serie speciali delle mie bottiglie, quelle firmate dai vincitori del Premio Casato Prime Donne e i vini dei miei amici produttori. Un piccolo tesoro custodito da un Carabiniere in alta uniforme.
Carlo mi ha sorpreso mentre prendevo due bottiglie stratosferiche delle Cantine Ferrari. Ma ho tenuto duro e gli ho permesso solo di scegliere la bollicina da portare in tavola. Preparare una cena speciale, per noi soli ci ha fatto bene, in questo periodo pieno di preoccupazioni. Per questo consiglio anche a voi di fare la stessa cosa.

Donatella Cinelli Colombini nella sua cantinetta privata

Fattoria del Colle cantinetta privata con Carabiniere

COME E PERCHE’ PORTARE IN TAVOLA UNA GRANDE BOTTIGLIA E BERLA PIAN PIANO

Siamo tutti chiusi in casa, qualcuno è da solo, magari in città e in un appartamentino senza panorama. La voglia di vincere l’ansia concedendosi un bicchiere in più potrebbe venire.
Ma è una pessima idea.
Fate come me, bere poco ma strabene. E’ il momento di aprire le bottiglie conservate per anni in attesa di un momento speciale. E ora questo momento è arrivato!
Internet può darci tutte le informazioni sul vino e sull’annata che abbiamo scelto. Aneddoti sulla cantina, sul produttore, sui consumatori eccellenti …. Tutto quello che può solleticare la curiosità in vista del gran momento.
L’apertura di una grande bottiglia è infatti un momento da celebrare e da preparare. Anche decantando il vino un giorno prima, se la bottiglia è di rosso ed ha molti anni.

Marcello Lunelli nell’ombelico del mondo

Montisi, 400 abitanti nel cuore della Toscana, ha il consumo pro capite di bollicine più alto del mondo. Marcello Lunelli è accolto come una rock star

Di Donatella Cinelli Colombini

Marcello Lunelli con Gianluca Monaci al Barrino di Montisi

Marcello Lunelli con Gianluca Monaci al Barrino di Montisi

Da anni Gianluca Monaci è l’anima dell’intera zona, quello che ha trasformato il piccolo borgo di Montisi nel buen retiro di un bel numero di milionari. E’ lui che attrae talenti gastronomici come lo chef gelatiere Toni Cafarelli che sta per aprire una boutique di dolcezze davanti al Barrino. Presto avremo un motivo in più per andare a Montisi e magari per scoprire il centro storico sorto nel medio evo su un preesistente tempio dedicato a Iside. Il Barrino “ombelico del mondo” è il cuore di Montisi, il luogo del “sorriso facile” della flute di spumante a tutte le ore. E’ qui che Marcello Lunelli delle Cantine Ferrari di Trento viene due volte l’anno a

Toni Caffarelli chef gelataio

Toni Caffarelli chef gelataio

salutare i suoi fan che lo accolgono quasi come fosse una rock star. Non vi meravigliate, qui la passione per le bollicine d’autore somiglia a quella della Romagna per i motori. E il mago della “bollicine mania” è Gianluca del Barrino di Montisi. Quando è arrivato nello stand delle Cantine Ferrari all’ultimo Vinitaly lo hanno messo a sedere sul trono delle maggiori rivendite del mondo cioè quelle che stappano oltre 1.000 bottiglie l’anno.

Non solo “Vacanze romane” la Stampa Estera ha 100 anni

L’Associazione  Stampa estera di Roma compie 100 anni e festeggia con una Mostra e dei convegni  ”L’italia vista dal mondo”.  Di Donatella Cinelli Colombini

Sandro_Vannucci_Oscar_Farinetti

Sandro_Vannucci_Oscar_Farinetti

Quello sull’agroalimentare ha un titolo emblematico “Mangiar bene non basta”.

E’ stato organizzato da Alfredo Tesio, giornalista  italo-danese responsabile del “Gruppo del gusto” della Stampa estera a Roma e ha messo in luce lo strettissimo legame fra consumi, export e stile di vita. Legami complessi ma ricchi di opportunità come ha spiegato Oscar Farinetti, che ha portato le eccellenze alimentari italiane nel mondo con Eataly,  << la cucina italiana non nasce dagli chef come quella francese, la nostra nasce dalle massaie e dunque è facile da preparare. Questa è la chiave del successo di Eataly, grandi materie prime che tutti possono portare a casa, cucinarle e mangiarle al massimo della loro qualità >>.

Una visione unitaria dell’agroalimentare italiano che trae spinta dalle sue diversità ma “giocando in squadra” diventa più forte.  Anzi, dice Matteo Lunelli delle Cantine Ferrari, <<l’alleanza  fra le eccellenze va allargata a tutti i settori : moda, design, grandi marchi>>.