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Biologico, biodinamico e naturale

Con l’aiuto di Alberto dell’Enoteca AssoVino cerchiamo di capire le differenze fra vini convenzionali, biologici, biodinamici e naturali

Biologico Biodinamico, Naturale Enoteca AssoVino

Biologico Biodinamico, Naturale Enoteca AssoVino

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne, Brunello
Leggendo gli schemi sembra tutto facile ma in realtà regna la confusione e la polemica.
Lo scontro maggiore è fra i sostenitori del bio-biodinamico-naturale anche in presenza di evidenti difetti nel vino, come il sentore di “merdina” e quelli che rifiutano in blocco tutto il comparto proprio a causa delle bottiglie con queste puzze schifosette.
Poi ci sono gli scettici che si chiedono se la pretesa naturalezza senza certificazioni è vera oppure no. Infatti l’unica tipologia normata è il biologico che, dal 2012,

Vini veri

Evento Vini veri

richiede controlli e un organismo certificatore che rilascia la famosa foglia verde fatta di stelline. Se però andiamo a vedere i prodotti ammessi nella produzione del vino biologico scopriamo che la lista è poco più breve di quella del vino convenzionale. E’ pur vero tuttavia, che nei vigneti biologici sparisce la chimica di sintesi, diserbanti compresi, con un enorme vantaggio per l’ambiente e per le persone che vivono nei distretti del vino. Per capire la grandissima differenza fra l’agricoltura convenzionale e il biologico basta vedere il programma di France 2 sugli effetti dell’inquinamento da fitofarmaci sui bambini di Bordeaux che hanno il 20% di probabilità in più di ammalarsi di cancro rispetto ai coetanei del resto del Paese.