Riscossa del Chianti e del vino toscano dove l’export vola
Chianti: 3.600 vignaioli, 15.000 ettari di vigne, oltre 100 milioni di bottiglie e dopo anni di eclissi finalmente la rinascita! Di Donatella Cinelli Colombini
In due anni l’export è passato dal 40 al 70%, mentre le richieste si sono letteralmente impennate al punto da spingere il Consorzio del Chianti, a valutare l’anticipazione dell’immissione in commercio a gennaio anziché a marzo com’è avvenuto fin ora. La rinascita della principale denominazione toscana ha decisamente beneficato del clima positivo innescato dagli eventi nei mercati esteri organizzati dal Consorzio presieduto da Giovanni Busi. Un’autentica novità per il Chianti che sta effettuando un road show di grandi proporzioni: Cina Giappone e poi USA, Russia, Svizzera … Passi avanti importanti in una strada che appare ancora molto lunga; nei supermercati il Chianti è in vendita a partire da 1,70€ mentre lo sfuso costa dai 70 ai 90 € l’ettolitro. Alla fine, anche se le bottiglie sono oltre 100 milioni, il business totale è solo di 300 milioni di Euro.