Riscossa del Chianti e del vino toscano dove l’export vola

Fattoria_del_Colle_panorama_novembre 2012

Riscossa del Chianti e del vino toscano dove l’export vola

Chianti: 3.600 vignaioli, 15.000 ettari di vigne, oltre 100 milioni di bottiglie e dopo anni di eclissi finalmente la rinascita!  Di Donatella Cinelli Colombini

Fattoria_del_Colle_panorama_novembre 2012

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In due anni l’export è passato dal 40 al 70%, mentre le richieste si sono letteralmente impennate al punto da spingere il Consorzio del Chianti, a valutare l’anticipazione dell’immissione in commercio a gennaio anziché a marzo com’è avvenuto fin ora. La rinascita della principale denominazione toscana ha decisamente beneficato del clima positivo innescato dagli eventi nei mercati esteri organizzati dal Consorzio presieduto da Giovanni Busi. Un’autentica novità per il Chianti che sta effettuando un road show di grandi proporzioni: Cina Giappone e poi USA, Russia, Svizzera … Passi avanti importanti in una strada che appare ancora molto lunga; nei supermercati il Chianti è in vendita a partire da 1,70€ mentre lo sfuso costa dai 70 ai 90 € l’ettolitro. Alla fine, anche se le bottiglie sono oltre 100 milioni, il business totale è solo di 300 milioni di Euro.

Per capire il significato di questi numeri vale la pena confrontarli con il Brunello e il Rosso di Montalcino che fanno

Chiati-DocOrcia-Fattoria DelColle

Chiati-DocOrcia-Fattoria DelColle

la metà del fatturato del Chianti con il 12% delle bottiglie. Se consideriamo che gran parte dei costi di impianto e conduzione del vigneto sono gli stessi, così come una parte delle spese di gestione di cantina si può facilmente capire quanto sia necessario proseguire con decisione nella strada di internazionalizzazione e promozione del brand Chianti che è stata iniziata.

Le notizie sull’incremento di vendite del Chianti vanno di pari passo con i dati positivi sull’export 2011 del vino, diffusi qualche giorno fa dalla Regione Toscana: +12,2% in valore per un business di 659 milioni di Euro miglior risultato di sempre. La maggior parte di questa cifra riguarda i vini con denominazione ( 464.000.000€). Se guardiamo invece le destinazioni del vino troviamo gli Stati Uniti saldamente in testa con 146 milioni di € di import seguiti da Germania e Canada mentre la Cina, all’ ottavo posto è in rapida crescita.

Chianti_Superiore_2010_Violante_Gardini

Chianti_Superiore_2010_Violante_Gardini

Per concludere una testimonianza diretta. Io non produco Chianti bensì Chianti Superiore alla Fattoria del Colle e quindi mi arrivano poche richieste di Chianti e quasi solo per caso. Fin ora venivano cestinate perché poco convenienti ma ora cominciano ad arrivare proposte interessanti tanto da far considerare l’ipotesi di un utilizzo di questa denominazione.

Sono piccole cose ma se il buon giorno di vede dal mattino questa è proprio una bella alba per il Chianti.