FIORELLA VANNONI
MEMORIE E PICCOLI RACCONTI DI FIORELLA VANNONI UNA GRANDE DONNA DI MONTALCINO RECENTEMENTE SCOMPARSA A CUI MI LEGANO AMMIRAZIONE E AMICIZIA
Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
E’ difficile parlare di una persona che ti somiglia tantissimo al punto di trovarsi riprodotta in lei come in uno specchio. Questa era per me Fiorella Vannoni. Una persona che vedevo poco ma che amavo come una delle mie amiche più sincere e più capaci di guardare nella profondità del mio cuore. Per questo quando sua figlia Barbara si sposò mi chiese di celebrare il suo matrimonio al Comune di Siena
Mi assomigliava anche nell’aspetto perché era rotondetta come me e poco amante dell’apparenza al punto da preferire la praticità dell’abbigliamento all’estetica. Così come entrambe siamo più capaci di fare le cose che di spiegarle. Anche nella concezione del mondo eravamo molto simili: tutte e due credenti, entrambe con convinzioni di sinistra anche senza amare la politica dei partiti, entrambe convinte che ciascuno deve contribuire al bene comune progettando il proprio operare perché vada a vantaggio di tutti e non solo di sé. Una convinzione che ha implicazioni faticose nella vita personale e professionale ma poggia su principi forti che vanno oltre il senso civico e riguardano il senso stesso della vita.
Per questo io e Fiorella ci capivamo al volo e ogni nostro incontro riprendeva un discorso che sembrava non interrompersi mai. Le telefonate con lei duravano ore.
Ci sono alcuni ricordi ed episodi che più di altri spiegano la personalità di Fiorella.