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Tovaglia bianca se inviti a cena un wine lover

Le tovaglie e le tavole eleganti tornano di moda con la rinata abitudine di invitare a mangiare a casa. Ma come sceglierle e perché comprare la tovaglia bianca

di Donatella Cinelli Colombini

tovaglia-bianca-da-wine-lover-fattoria-del-colle-ristorante--Toscana

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La nuova moda di mangiare a casa sostenuta dal delivery e dalla possibilità di farsi recapitare piatti stellati appena cotti, persino da ristoranti stellati, ha riportato d’attualità la cura della tavola e quindi l’uso della tovaglia.

COME E PERCHE’ LA TOVAGLIA E’ TORNATA DI MODA

Da anni, anche nelle ville milionarie, dove il prezzo delle cucine è spasso a cinque zeri, difficilmente c’è qualcuno capace di cucinare. Per questo, prima del Covid, anche se l’aperitivo veniva servito in casa il pranzo o la cena era quasi sempre al ristorante.  Ora invece è il ristorante che manda a casa del cliente il pasto completo. Magari, quando la paura dei contagi sarà finita, i clienti torneranno a preferire i locali anche per farsi vedere e incontrare nuovi amici. Ma per ora, l’abitudine al delivery, acquisita durante il lockdown resiste. I motivi sono più di uno: invitare gli amici a casa costa molto meno e forse si è anche più liberi di dire cose che nessun estraneo dovrebbe sentire.

tovaglia-bianca-per-cena-da-wine-lovers-Fattoria-del-Colle-Toscana

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COME DECIDERE LE DIMENSIONI DELLA TOVAGLIA

Non in tutti i Paesi viene usata la tovaglia. Spesso nelle case inglesi il piatto viene appoggiato direttamente sulla tavola oppure su una piccola tovaglietta. In Italia ricevere gli amici apparecchiando senza tovaglia potrebbe essere giudicato molto scortese ma non c’è da stupirsi se questo capita in UK persino nei castelli della grande aristocrazia.

La tovaglia elegante andrebbe essere tagliata su misura per la tavola. Le dimensioni della tovaglia vanno misurate in due modi: quelle del tavolo più 25-30 cm per ogni lato in modo da toccare le ginocchia dei commensali. Oppure le misure della tavola aggiunte circa 70 cm su ogni lato in modo da far scendere il tessuto molto in basso senza che gli angoli arrivino a terra. Il primo sistema è il più comodo e il più moderno ma la tradizione vorrebbe il secondo.

I COLORI VANNO ABBINATI AI PIATTI MA LA TOVAGLA BIANCA RESTA LA PIU’ ELEGANTE

Il colore della tovaglia dovrebbe abbinarsi ai piatti. Usare tovaglie colorate è divertente ma quella bianca è sempre la più raffinata. Inoltre è l’unica capace di far apprezzare il vino perché permette di giudicare il liquido nel bicchiere.

Piccola nota sulle decorazioni. I ricami e i pizzi sono belli da vedere ma difficili da smacchiare e lavare. Meglio un tessuto da mettere in lavatrice e un runner da appoggiare al centro della tavola per arricchire il colpo d’occhio. Anche sotto il profilo della “lavabilità” la tovaglia bianca è sicuramente la migliore.

Preparando la ripartenza dopo il coronavirus

Semplicità, sobrietà, autenticità e socialità: ecco le parole chiave del dopo coronavirus secondo Vincenzo Russo. Perché questa epidemia ci cambierà per sempre

 

 I consumi dopo il coronavirus

Donatella Cinelli Colombini con Vincenzo Russo – I consumi dopo il coronavirus

di Donatella Cinelli Colombini

Sicuramente avremo le tasche più vuote ma forse riscopriremo i valori importanti, gli affetti veri e le cose che desideriamo sinceramente. Quasi come dopo una guerra, quando i superstiti si scoprono diversi, ma anche più forti e più solidali. Ovviamente questo presuppone una ripartenza, perché <<se dovesse continuare questa emergenza sarebbe la recessione economica più grave della storia dell’umanità>> dice Russo, quindi dobbiamo mettercela tutta e scommettere sul futuro.

 

VINCENZO RUSSO E LE PAROLE CHIAVE PER LA RIPARTENZA

Cronache di Gusto ci porta l’opinione di Vincenzo Russo, professore alla IULM di Milano e principale esperto italiano di neuromarketing.
Russo parte dall’analisi di Giampaolo Fabris all’indomani della crisi economica del 2008 (“La società post-crescita. Consumi e Stili di vita” 2010) quando il boom del consumismo, con la ricerca degli abiti griffati, del lusso, dell’effimero e dell’eccesso, che aveva caratterizzato la fine del Novecento, perse la sua attrattività.
Uno choc simile a quello del coronavirus che, secondo Vincenzo Russo, cambierà i comportamenti dei consumatori <<andranno a cercare la semplicità, la sobrietà e l’autenticità. Penso ai prodotti biologici, naturali, fatti in casa, fatti bene, del territorio, insomma tutte cose che garantiscono autenticità del territorio e che saranno di grandissimo interesse>>.