IL DIGITALE E’ IL FUTURO DELL’ENOTURISMO (parte 1)
SI CHIAMA CRM CHE VUOL DIRE MANAGER DELLE RELAZIONI CON I CLIENTI ED E’ LO STRUMENTO PER PROFILARE I VISITATORI DELLE CANTINE E TRASFORMARLI IN CONSUMATORI ABITUALI
Di Donatella Cinelli Colombini
Il turismo vive di comunicazione digitale. Chi non impara a usarla la subisce.
Purtroppo sono le piccole imprese quelle che, spesso, pagando il prezzo più alto. Questo perché hanno meno forza contrattuale e la ricchezza rimane quasi tutta nell’intermediazione commerciale.
CHANNEL MANAGER PER GESTIRE LE PRENOTAZIONI
L’unico modo per reagire e crearsi uno spazio è fidelizzare, uno alla volta, molti visitatori trasformandoli in consumatori abituali.
Gli strumenti per riuscirci sono due: il CRM – letteralmente Customer Relationship Management – e il wine club. Ovviamente alla base di tutto ci sono i prerequisiti: produrre grandi vini con grande personalità e organizzare l’accoglienza enoturistica in modo diverso, coinvolgente ed emozionante.
Aggiungerei anche un terzo prerequisito: mettersi in rete con le altre proposte turistiche del territorio oppure con gli altri vini della stessa denominazione per fare delle azioni di marketing e comunicazione insieme.
Arriviamo ora agli strumenti da usare CMR e Wine Club.