LA RICERCA ONLINE DELLE CANTINE TURISTICHE 18
Essere visibili online è più difficile di prima per l’enorme quantità di informazioni veicolate dal web. Non esserci è mortale, solo Gaja può permetterselo
di Donatella Cinelli Colombini

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Essere georeferenziati, almeno su Google, è indispensabile in modo da consentire ai telefoni e ai navigatori di portare il visitatore fino alla porta di cantina. Così come è importante essere fra le prime destinazioni suggerite dai portali turistici grazie alle recensioni positive.
Servono, ma meno di prima, i cartelli stradali e le frecce di direzione che purtroppo sono regolati da una normativa di modello urbano che non funziona in campagna e non contiene il simbolo “cantina turistica”. Per il Codice della segnaletica stradale le aziende di produzione enologica accessibili ai visitatori non esistono.
RICERCA ONLINE DELLE ESPERIENZE TURISTICHE

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Negli ultimi due anni le ricerca di esperienze enoiche online è aumentata enormemente. Rispetto al passato, la ricerca non parte dal nome della cantina – in base alla sua reputazione o alla fama dei suoi vini – bensì dalle offerte di intrattenimento.
Per questo è bene presentare ed indicizzare in modo corretto le proprie proposte esperienziali, scegliendo titoli e testi che aiutino il turista a capire quale esperienza soddisfa la sua motivazione di viaggio.
LA RICERCA DELLA DESTINAZIONE ENOTURISTICA E’ LAST MINUTE
Le ricerche crescono di 8 volte nelle ultime 12 settimane prima della visita e 6 volte quando il turista ha già raggiunto la destinazione e chiede cosa può vedere <<Things to do near me>>.
Per capire il valore economico di questo cambio di prospettiva cito TripAdvisor, secondo il quale nel 2017 la spesa per esperienze e pasti era il 17% del costo del viaggio e nel 2019 era già salita al 29%, mentre il denaro destinato ai pernottamenti calava di 6 punti.