SOSTAIN SICILIA: LA SOSTENIBILITA’ VITIVINICOLA
IL PROTOCOLLO SICILIANO PER LA SOSTENIBILITA’ DEL VINO HA UN NOME CHE E’ UN PROGRAMMA: SOS COME “AIUTO” E SOSTAIN COME IL PEDALE DEL PIANO CHE ALLUNGA IL SUONO
di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination
Il mio amico Andrea Gabrielli dice che è il miglior regolamento per la vitivinicoltura sostenibile. Affermazione da fonte autorevole che vale la pena verificare e che mi attrae anche per un altro particolare. Il mio lontano parente Enzo Tiezzi, pioniere dell’ambientalismo italiano mi raccontò come, nei lontani anni 1966-67 quando lavorava nelle università americane, lui e i suoi colleghi battezzarono sostain le azioni finalizzate a preservare l’ambiente più a lungo possibile, usando il nome del pedale del pianoforte che allunga il suono.
Per questo il progetto ambientalista siciliano SOStain mi è piaciuto subito. Ha un nome che è un programma.
Se paragonate a quelle del Manifesto del Chianti Classico, le 10 regole della fondazione SOStain appaiono limitate al solo ecosistema anche se molto ben calibrate su questo obiettivo. Il progetto toscano ha un respiro più ampio sul sociale e sull’eredità culturale per cui mi pare più attuale.
Tuttavia vorrei presentarvi il progetto SOStain perché è un ottimo esempio di sostenibilità per l’ambito vino. Proverò anche a verificare a quanti parametri ho già ottemperato.