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Sala di accoglienza nella cantina turistica (2)

Cosa fanno i turisti del vino nella sala di ingresso della cantina? Video, depliant, piccoli assaggi e confort cioè bagni, sedie e persino bicchieri d’acqua

Di Donatella Cinelli Colombini

accoglienza-in-cantina-CasatoPrimeDonne-Montalcino

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SALA DI INGRESSO DELLA CANTINA

Va comunque evitata l’attesa davanti alla porta di cantina e in generale qualunque tempo morto. Aspettare innervosisce il turista che vuole spendere bene il suo tempo libero e diventa molto più aggressivo e attento a ogni piccolo disservizio. Per questo è consigliabile attrezzare l’area di accoglienza in modo che il visitatore possa ritemprarsi,  incuriosirsi e avere prime esperienze.  Infatti è in questa stanza che il turista del vino aspetta di iniziare la visita, va in bagno e riceve le prime informazioni. Il confort è importante. La temperatura adatta al vino -16-18°C- è piacevole in inverno ma decisamente fredda in estate. Questo può costituire un problema che va considerato, soprattutto rispetto ai visitatori anziani. Importantissime le sedie e la disponibilità di acqua da bere <<se vuoi vendere il vino dagli l’acqua>> mi insegnarono i colleghi francesi.

I BAGNI DELLA CANTINA

sala-di-accoglienza-in-cantina-Fattoria-del-Colle

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Avere dei bagni ad uso pubblico è importantissimo per offrire un’accoglienza ben organizzata. Ogni cabina viene usata per circa 3 minuti ogni volta, questo elemento permette di calcolare il numero dei wc che servono in rapporto ai flussi che arrivano in cantina. Evidentemente chi avrà una prevalenza di grandi gruppi dovrà aumentare il numero delle cabine mentre per chi punta su piccoli numeri di individuali potrà limitarle.  Bisogna comunque evitare che si formino lunghe file davanti ai bagni riducendo il tempo per lo shopping o la visita. Secondo le normative e l’etica il bagno per i disabili deve essere presente. La regolamentazione sui bagni è  identica a quella per i ristoranti  – rubinetti senza comando manuale, asciugamani monouso, rivestimenti lavabili … – con l’unica aggiunta del sapone che deve essere inodore per non compromettere l’assaggio del vino di chi si è lavato le mani.