IL TURISMO DEL VINO HA BISOGNO DI REGIA E STRATEGIA
La ripartenza del turismo sarà trainata dal vino, dalle eccellenze del food e dalla rivitalizzazione delle piccole città del vino ma richiede una regia nazionale
Di Donatella Cinelli Colombini
Il meglio del made in Italy in termini di vini, formaggi, salumi, cucina sono la calamita più forte nei confronti dei turisti esteri e da qualche anno hanno superato la cultura nell’elenco dei motivi di scelta del nostro Paese come destinazione di viaggio.
PER RIPORTARE I TURISTI ESTERI IN ITALIA BISOGNA PRENDERLI PER LA GOLA
Per questo l’enoturismo e in generale il turismo enogastronomico non può continuare a procedere senza una regia nazionale e un piano strategico a lungo termine. La ripartenza turistica dopo il crollo dei flussi esteri (68,6%) passa attraverso un programma di interventi capace di mettere a sistema l’Italia nella forma di un paradiso goloso dove luoghi e territori di produzione, ristorazione e rivendite di eccellenze enogastronomiche si propongono in una cornice di storia e arte senza eguali nel mondo.
Un piano che riattivi, in tempi brevi, i flussi europei e in seconda battuta quelli transatlantici per ridare slancio alla ricettività e alla ristorazione, al commercio – oltre 4 milioni di addetti- e in generale alle città d’arte messi in ginocchio dagli effetti dell’epidemia covid.
IL SUPER MASTER DELL’ENOTURISMO PROPONE UN PIANO STRATEGICO
Ecco l’appello che arriva da Donatella Cinelli Colombini, ideatrice della giornata Cantine Aperte e fondatrice del Movimento Turismo del Vino.
La ragione di puntare sul vino come protagonista della ripartenza turistica è la presenza in Italia 25/30.000 cantine aperte al pubblico e fra esse 5-8.000 ben attrezzate per l’accoglienza, insieme ad un bel numero di distretti enologici dove il turismo ha suscitato investimenti in ricettività, ristorazione e attività commerciali fino a un terzo degli occupati e del PIL. Il vino è quindi, all’interno dell’agroalimentare italiano, l’unico settore immediatamente utilizzabile come locomotore turistico.
UN PIANO DI INTERVENTO SULL’ENOTURISMO E IL TURISMO AGROALIMENTARE
Accrescere l’attrattività della destinazione Italia puntando sui maggiori punti di forza dell’agroalimentare d’eccellenza certificato, sulla sua fama di salubrità, sicurezza e origine/originalità e presentandolo nella spettacolare cornice culturale delle aree di produzione per contrastare la concorrenza di Paesi con più infrastrutture e più investimenti in comunicazione.