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Benvenuto Brunello 2013 edizione col botto

Un po’ glamour, un po’ rural, un po’ traditional, un po’ new …ecco Benvenuto Brunello 2013 davanti e dietro le quinte

Benvenuto Brunello 2013 foto celebrativa

Benvenuto Brunello 2013 i giovani del Brunello e la mattonella celebrativa

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Certo è che i 135 cantine presenti hanno portato dei Brunello 2008 di gran livello e molto immediatamente godibili. Qualcuno dice che se sono così buoni adesso non invecchieranno, invece io credo il contrario, sono vinificati meglio rispetto al passato e quindi dureranno decenni , anzi secoli.

Non voglio parlare dei vini , se non per dire che i miei -del Casato Prime Donne a Montalcino – sono piaciuti a tutti  (vi aspettavate che dicessi il contrario?) voglio invece raccontarvi qualche particolare curioso. Prima di tutto la cena di gala nel chiostro di Sant’Agostino. 50 tavoli con piano a specchio e candelieri alti un metro in plexiglass trasparente. Tovaglie, tovaglioli, coprisedia, bicchieri da acqua e persino posate nere. Insomma un effetto leggermente hollywoodiano che tuttavia ha dato una sferzata glamour al tranquillo mondo montalcinese.  Chi era presente a Benvenuto Brunello per la prima volta ha letteralmente strabuzzato gli occhi come Federico Castellucci Direttore generale OIV che fa detto << non avete niente da invidiare ai francesi,  questa serata è fantastica>>  e poi sottovoce  – non mi aspettavo un livello del genere, complimenti!-

L’Italia sorpassa la Francia nella produzione di vino?

Meno vigne, vino e consumi nel mondo: Federico Castellucci Direttore generale di OIV presenta le novità 2012. Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Violante con la magnum di Opus One

Violante con la magnum di Opus One

Cominciamo dal vigneto: la riduzione delle superfici riguarda soprattutto l’Europa e continuerà anche nel futuro benché gli incentivi economici, erogati nei 3 anni passati per l’abbandono definitivo delle vigne, siano finiti. Un calo parzialmente compensato dall’aumento delle vigne nel Sud del mondo e negli stati Uniti.
La contrazione del vigneto mondiale ha avuto una ricaduta sulla produzione di vino che tuttavia è calata soprattutto per effetto del cambiamento climatico e soprattutto in Europa. La produzione mondiale 2012 di vino dovrebbe attestarsi fra 243 e 252 milioni di Ettolitri.
L’Italia scende a 40 milioni di Hl (-3%) ancora più grave (-19%) il calo francese che porta il volume prodotto oltralpe forse sotto a quello italiano.
Dove invece la produzione di vino cresce è nel Sud del mondo: Cile + 15% in due anni, Sudafrica + 4% entrambi a 10 milioni di Hl, USA +7,1% con volumi doppi rispetto alle altre due.