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Il Brunello che si racconta per immagini

I video di Francesco Faralli e Tommaso Dironato raccontano i vini di Donatella Cinelli Colombini attraverso il cellulare di chi li sta bevendo. Basta un clic

 

Brunello di Montalcino Riserva 2015 - Donatella Cinelli Colombini

Brunello di Montalcino Riserva 2015 – Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini inaugura un nuovo modo di raccontare la bottiglia di vino che usa mezzi elettronici e digitale pur manifestando un assoluto rispetto delle tradizioni e della natura.

Immaginate di essere a tavola al ristorante aspettando l’arrivo di una meravigliosa bistecca fiorentina. Avete davanti a un Brunello di Donatella Cinelli Colombini, prendete in mano la bottiglia puntate il telefonino sul QR Code e sullo schermo appare un video che vi porta nelle vigne e nella cantina del Casato Prime Donne, vi mostra come il vino matura in botte e come portarlo in tavola.

 

LA BOTTIGLIA SULLA TAVOLA SI RACCONTA CON LE IMMAGINI

Brunello di Montalcino Prime Donne 2016 - Donatella Cinelli Colombini

Brunello di Montalcino Prime Donne 2016 – Donatella Cinelli Colombini

Le Quattro stagioni di Vivaldi accompagnano le immagini filmante da Francesco Faralli con una rigorosa attenzione al vero. Non è un video pubblicitario e non ci sono attori al posto delle cantiniere e dei vignaioli. Il taglio è documentaristico e capace di raccontare per immagini con ritmo veloce, in meno di un minuto. Una scelta innovativa quella di usare un video digitale per aumentare la suggestione delle proprie bottiglie rinunciando ai testi scritti, usati fin ora. Ma una scelta coraggiosa soprattutto quella di puntare sull’autenticità dei luoghi e delle persone rinunciando a ogni suggestione artefatta. Decisione che ha portato Donatella Cinelli Colombini a scegliere un filmaker come Francesco Faralli che vive nello stesso territorio (a Castiglion d’Orcia) anche se ha studiato per 5 anni all’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagini de L’Aquila, e poi ha lavorato in Italia e all’estero nella produzione di corti, video clip, spot ma anche documentari di contenuto sociale e culturale. Un mix di territorialità, tecnica e arte che Donatella voleva per raccontare la sua realtà nelle sue bottiglie.