Rondine cittadella della pace
Un borgo medioevale dove i giovani dei Paesi in guerra diventano seminatori di pace: Rondine cittadella della pace, il luogo dove cresce la speranza
Di Donatella Cinelli Colombini, Toscana, agriturismo, Fattoria del Colle
I miei amici Pietro e Lelia Pagliuca mi avevano invitato tante volte a Rondine cittadella della pace ma, c’era sempre qualche motivo che faceva saltare l’appuntamento. Non ultimo il mio scetticismo verso un progetto che mi sembrava campato in aria <<formare giovani di territori in guerra perché diventino paladini della pace? Impossibile>> mi dicevo <<anzi inutile perché, una volta tornati a casa verranno travolti da una situazione più grande di loro>>. Per questo, sono arrivata a
Rondine con una grossa dose di scetticismo. Il piccolissimo borgo è a una ventina di chilometri da Arezzo, in piena campagna. Per arrivarci bisogna percorrere una strada sterrata di alcuni chilometri che in mette nella provinciale. La prima cosa che colpisce è la dimensione e la qualità degli interventi: un teatro tenda, la scuola dove i ragazzi frequentano l’ultimo anno di liceo << c’è una classe sola>> mi dice Lelia. Nel borgo antico c’è un auditorium, l’antica cappella perfettamente restaurata, le camere, la mensa, gli uffici … solo il castello al centro del piccolo insediamento è ancora diroccato. <<C’è un sacco di gente che ha scommesso su questo progetto e ha donato risorse >> mi dico con un certo stupore guardando le scope per pulire i marciapiedi ordinatamente fissate alle pareti esterne.