Con la crisi l’agricoltura ridiventa importante
Tampieri a capo di AGEA. Uno dei pochi vantaggi della pessima congiuntura economica in campagna è vedere di nuovo l’agricoltura in alto nell’agenda politica
I prezzi all’origine dei prodotti agricoli non sono stati mai così bassi ma poi crescono a dismisura in una catena distributiva lunghissima e divisa troppi punti vendita, per cui il consumatore ha difficoltà a fare la spesa fino alla fine del mese.
Per gli agricoltori non è affatto un momento semplice anche perché la spinta all’innalzamento qualitativo dei prodotti agricoli vino, carne, ortaggi …. li ha costretti a investire e a indebitarsi. Ma ora le banche non fanno credito e l’aumento dei costi di produzione non può essere recuperato nell’aumento dei prezzi. Un bel guaio per i moderni contadini!
L’unica nota positiva, nel generale pianto di un ambito agricolo a secco di liquidità e di guadagni, è l’aumento di importanza dell’agricoltura. Il Premier Monti ci crede. Abbiamo finalmente un Ministro, come Mario Catania, capace di citare i regolamenti a memoria e di presentarsi con efficacia ai tavoli di Bruxelles in cui si decide la politica agricola comunitaria.