I capolavori di Firenze brillano per i Lions
Una serata di tiepido autunno con Michelangelo, Brunelleschi e i Lions dei Club Firenze Pitti e Treviso Sile. Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Io e mio marito Carlo Gardini arriviamo trafelati alle 6 precise a Firenze davanti alle Cappelle Medicee per quella che si prospetta come un’occasione irripetibile. Il museo verrà aperto solo per i Lions dei Club Firenze Pitti e Treviso Sile con la Direttrice Monica Bietti come guida. Un luogo dalla storia intricata e affascinante. Entriamo dalla cripta progettata dal Buontalenti e poi nella Cappella dei Principi a cui i Lions Club di Firenze e Treviso hanno donato due teche contenenti gli strumenti usati per realizzare il “commesso fiorentino” tecnica applicata nel capolavoro di pietre dure e semipreziose con cui i Medici vollero adornare la loro sepoltura. Rimaniamo colpiti dalla concezione di questo luogo come uno scrigno dove, tuttavia, le spoglie dei regnanti non sono mai state sepolte. Esse sono nella più austera e sacrale cripta da noi traversata all’inizio. Entriamo nella sagrestia nuova ed eccoci davanti a Michelangelo. Il suo genio e la bellezza delle sue opere ci abbagliano. Mamma mia che potenza, che sicurezza compositiva, che espressività c’è in questi nudi distesi. Lasciano senza parole e ci guardiamo intorno smarriti dal genio assoluto di questo enorme artista.