Vendemmia 2014: con Brunello ma senza riserva
Selezioneremo allo spasimo uva e vino per il Brunello, faremo un ottimo Rosso di Montalcino, ma niente Riserva
Di Donatella Cinelli Colombini
Siamo al nono giorno di vendemmia, non abbiamo perso un’ora di raccolta per la pioggia e non abbiamo sporcato le scarpe di fango. L’uva del Casato Prime Donne a Montalcino è proprio bella, quasi un miracolo visto quello che è successo a Firenze e nelle campagne intorno: vigneti distrutti, macchine distrutte, tetti distrutti. Da noi neanche una goccia. E’ sempre difficile rallegrarsi mentre c’è accanto chi si dispera.
Da noi questa vendemmia è stata il trionfo del biologico, dei vigneti giovani e dei vignaioli esperti. Certo che di chilometri sui trattori, i nostri vignaioli, ne hanno fatti tanti, ma proprio tanti. Mesi e mesi avanti e indietro fra i filari ma questa vendemmia è il loro capolavoro. In barba a chi dice che, se piove molto, solo la chimica permette di avere un’uva sana. La nostra è uno splendore eppure usiamo solo rame e zolfo come nei tempi antichi e come nel biologico (ma niente certificazioni … di burocrazia ne abbiamo anche troppa).
Nei vecchi vigneti, con cloni meno qualitativi l’uva ha invece risentito della pioggia ma … questa volta posso dirlo … per fortuna al Casato Prime Donne abbiamo soprattutto vigneti giovani e precoci.
Adesso ci sono venti persone a vendemmiare, con molti studenti e sul trattore anche una donna: Simona. Raccolgono 180 quintali d’uva al giorno scegliendo grappolo per grappolo. In cantina la squadra è tutta al femminile con la cantiniera Barbara a dirigere le operazioni.