Il vero limoncello è di Amalfi diffidate dalle imitazioni
Mille bottiglie all’anno di Limoncello Carlo Mansi, prodotte con sfusato amalfitano piccolo. Per averne una bisogna andare a Minori o Ravello ma vale il viaggio
Alla fine di un pranzo o di una cena, in tutte le trattorie d’Italia, oltre all’amaro e all’ammazzacaffè locale, il digestivo più diffuso è il Limoncello. Tutti si vantano di fare il limoncello più buono, più saporito e più tradizionale, ma per gustare il vero e unico Limoncello, quello originale, bisogna per forza di cose andare in Costiera Amalfitana. Perché il Limoncello a marchio Igp (indicazione geografica protetta), è solo quello prodotto con il limone della Costa di Amalfi, lo sfusato amalfitano.
Anche se qui le cose si complicano, perché la paternità del Limoncello fa parte di quelle guerre di religione che si acuiranno con la prossima soppressione di molte Province. Per certo si sa che il Limoncello nasce agli inizi del ‘900. Ma anche questo è in dubbio, infatti c’è chi sostiene che il liquore fosse conosciuto da contadini e pescatori già all’epoca delle invasioni saracene.